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Mezza Ferrari e mezza FIAT X1/9, questa francesina ha fatto la storia: condivideva un dettaglio con la Lamborghini più bella di sempre

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Davide Russo
Tempo di lettura: 2 minuti

Una sportiva francese di fascia medio-bassa, realizzata dal 1973 al 1980, fece la storia per caratteristiche che ricordavano i miti italiani dell’epoca.

L’Italia creava gli stili e gli stranieri copiavano. Vi ricorda qualcosa? Molti decenni prima del boom di auto cinesi, nella vicina Francia si provava a emulare Ferrari, Lamborghini, Maserati e altri top brand nostrani con veicoli altrettanto sportivi. Il problema è che la riconoscibilità era legata al design italiano, creando non poca confusione negli appassionati.

Lamborghini – Reportmotori.it

Una delle vetture più strane a tal proposito fu la Bagheera delle case automobilistiche francesi Matra e SIMCA. L’esordio avvenne atteso con entusiasmo, sia da parte della stampa, sia da parte del pubblico. In pista la Matra riusciva a vincere nelle sfide più prestigiose del Motorsport. Arrivò un doppio titolo Costruttori e Piloti conquistato nel 1969, ma anche la vittoria alla 24 Ore di Le Mans nel 1972, senza contare le numerose vittorie ai campionati francesi ed europei di Formula 2 e Formula 3.

L’unveiling si divise in due fasi: la sportiva fu prima presentata alla stampa, il 14 aprile 1973, nella cittadina di Talloires. Venne scelto il nome della pantera nera protagonista de Il libro della giungla. La seconda fase di presentazione della Bagheera fu quella in cui la vettura fu svelata ai fan in occasione della 24 Ore di Le Mans 1973, tenutasi fra il 9 ed il 10 giugno 1973. Vennero esposti ben 520 esemplari della coupé francese per dei test drive.

Le caratteristiche della Matra-Simca Bagheera

La fila di tre sedili all’interno di una Bagheera creavano un abitacolo molto particolare. L’estetica dell’auto francese ricordava un mix di vetture italiane, tra cui l’iconica Lamborghini Miura. La posizione del motore in senso trasversale anziché longitudinale la rendevano una versione grezza del gioiello del Toro. Bassa, larga e con linee tese colpì nel segno con un frontale caratterizzato dai fari a scomparsa. Lo stile era centrato sul boom degli spigoli negli anni ’70. L’aerodinamica era curata con un Cx di 0,33.

La calandra era costituita solo da una cornice a sviluppo orizzontale che includeva i faretti supplementari. L’andamento verticale della coda donava all’auto un look solido e possente. Gli interni erano sportivi e il cruscotto era di impostazione aeronautica, con spie e strumenti futuristici. La Fiat X1/9 divenne una competitor della Bagheera e presentava lo stesso stile e architettura meccanica. Sotto il cofano un cuore 4 cilindri in linea, derivato da motori Simca. Le versioni iniziali, lanciate nel 1973, presentavano un motore da 1294 cc, derivato dalla Simca 1100 Ti, e da 84 cavalli. In seguito venne introdotta la versione S con un motore da 1442 cc della Simca 1308 GT da circa 90 CV.