Hamilton in azione a Las Vegas (ANSA) - Reportmotori.it
Lewis Hamilton ha chiuso in ultima posizione le qualifiche di Las Vegas, al volante di una Ferrari inguidabile sul bagnato. Per il sette volte campione del mondo è il punto più basso in carriera.
Il Gran Premio di Las Vegas appariva come l’ultima possibilità concreta per la Ferrari di tentare di vincere una gara, in un 2025 da incubo per il Cavallino. Tuttavia, dopo un venerdì positivo, la pioggia abbattutati sullo Strip Circuit ha fatto crollare quelle (poche) certezze della Scuderia modenese, trasformando in un incubo il fine settimana in Nevada. Charles Leclerc ha chiuso nono, Lewis Hamilton addirittura ultimo, un risultato che anche il più pessimista dei tifosi avrebbe fatto fatica a pronosticare.
Il monegasco, che con fatica ha condotto la sua SF-25 in Q3, si è beccato quasi due secondi dalla pole position stampata dalla McLaren di Lando Norris, mentre il sette volte campione del mondo non è riuscito a passare il primo scoglio. Hamilton è stato anche sfortunato nel trovare la bandiera gialla, provocata dall’incidente della Williams di Alexander Albon, ma difficilmente sarebbe riuscito ad entrare nei primi 15. L’annata horror dell’asso nativo di Stevenage prosegue, ed ogni volta in cui si pensa che il fondo sia stato toccato, a Maranello si riesce a scavare sempre più in basso.
Il 20 giugno del 2009, sul tracciato amico di Silverstone, Lewis Hamilton disputò la sua peggiore qualifica in carriera, chiudendo 19esimo al volante di una McLaren all’epoca inguidabile. A Las Vegas, oltre 16 anni dopo, Sir Lewis è riuscito a fare di peggio, e per la prima volta nella sua vita da pilota, in un turno non condizionato da problemi tecnici o incidenti, ha chiuso in ultima posizione. Il primo anno in Ferrari del britannico è una via crucis interminabile, e la pioggia ha scombinato i piani in quello che sembrava un week-end favorevole per il Cavallino.
Intervistato dopo le qualifiche, Hamilton non è riuscito a nascondere tutta la sua incredulità: “Non ho davvero parole, non riuscivo a mandare le gomme in temperatura, avevo molto sottosterzo e temo che uno dei miei freni anteriori fosse del tutto ghiacciato, non riuscivo a fermarmi in curva. Nelle ultime libere, la macchina era fantastica e pensavo che sarebbe potuta essere una grande giornata, ma è stato un disastro. Non può andare peggio di così, è un peccato perché i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro, sentivo di avere un buon passo. Poi è arrivata la pioggia, a dire il vero, non c’è molto che io possa dire“.