Controlli a tappeto e stangate in arrivo, fino a 10.000 euro di multa per una modifica: tantissimi mezzi coinvolti, può esserci anche il tuo (AnsaFoto) - reportmotori
Attenzione ai controlli: rischi una maxi multa: chi infrange la normativa e effettua questa modifica rischia di dover pagare sino a 10.000 euro.
Il Codice della strada non si limita a stabilire le norme che regolano il giusto comportamento da mantenere in strada, le regole di circolazione o i divieti e gli obblighi da seguire mentre si sta guidando il proprio veicolo. La norma indica anche i parametri e i requisiti che il mezzo deve avere per essere idoneo alla circolazione, e chi non segue alla lettera queste direttive rischia una pesantissima sanzione. Una circostanza, purtroppo, più frequente di quanto molti possano pensare.
Moltissime persone nrgli ultimi anni hanno deciso di puntare sulle e-bike per i propri spostamenti quotidiani. Una scelta ecologica, benefica sia per la salute che per l’ambiente. Sulla carta questi veicoli permettono di godersi l’aria aperta, spostarsi con facilità grazie alle piste ciclabili e di mantenersi in forma. Se si vuole limitare la fatica, poi, arriva in soccorso la pedalata assistita, che permette di compiere lunghe distanze in maniera estremamente più comoda.
Le e-bike, però, per legge deve avere un motore di una potenza massima di 0,25 kW e avere una velocità massima in assistita di 25 km/h. Superati questi parametri, si rientra nella categoria dei ciclomotori (con tutte le regole e i costi in più che prevede la normativa).
Molti furbetti, però, decidono di modificare la propria e-bike in modo da raggiungere velocità più elevate e avere, alla fine dei conti, le prestazioni di uno scooter, senza però avere gli oneri come assicurazione o immatricolazione. I pedali in alcuni casi diventano semplicemente un accessorio, con biciclette capaci di viaggiare in autonomia a velocità importanti senza alcun problema. Proprio per rilevare queste infrazioni che mettono a rischio la sicurezza generale, sul territorio italiano sono stati avviati controlli in tutto il territorio a tappeto per “pizzicare” tutti i veicoli manomessi.
Le pene sono davvero importanti: si rischia una multa che di base va dai 3 mila euro per le multe dedicate solo all’aumento della velocità, sino ai 4mila euro per le variazioni che riguardano anche altre componenti. A questo poi si uniscono le altre multe per assenza di casco, targa o assicurazione. In totale, insomma, il “giochetto” può arrivare a costare sino a 10.000 euro: un prezzo davvero carissimo ma necessario per disincentivare questo rischioso comportamento.