Tutti contro John Elkann, quella frase non doveva proprio dirla: ha fatto insorgere una nazione intera (Ansa - reportmotori.it)
Critiche pesanti attorno al nome di John Elkann con il numero uno di Stellantis che dovrà rispondere.
Non è di certo il periodo migliore per John Elkann, almeno per quanto riguarda il lato sportivo. La sua Juventus infatti ha da poco esonerato Igor Tudor per fare spazio a Luciano Spalletti, ma a primo impatto non sembra che le cose siano molto cambiate.
Almeno la Vecchia Signora riesce ad arrivare ai risultati minimi, ovvero quelli della qualificazione in Champions League, ma la situazione peggiora sempre di più quando si parla della Ferrari, con il Cavallino Rampante che in Formula da anni non riesce non solo a vincere, ma nemmeno a lottare per il titolo mondiale.
Con il successo della Rossa nel WEC, John Elkann ha esternato il proprio orgoglio per il trionfo nell’Endurance, ma allo stesso tempo anche una chiara frustrazione per i mancati risultati accusando in modo nemmeno troppo velato i propri piloti. Non tutti però sembrano essere d’accordo.
Non sono di certo passate inosservate le parole di John Elkann, il quale invitava Lewis Hamilton e Charles Leclerc a parlare di meno e pensare a guidare. Una frase che però arrivava dopo il weekend in Brasile, dove i due zero non erano di certo derivati da errori dei piloti, anzi erano stati coinvolti in incidenti.
Un attacco che non ha convinto soprattutto coloro che conoscono bene a da vicino Lewis Hamilton, come il suo ex compagno di squadra ai tempi della McLaren Jenson Button, un altro campione del mondo. Tramite i propri canali social, il campione 2009 ha sottolineato come il primo esempio dove si deve lavorare e parlare poco dovrebbe venire dai vertici. “Forse John dovrebbe dare il buon esempio. Lewis Hamilton ha vinto sette titoli piloti nel periodo in cui la Ferrari non è riuscita a vincerne nemmeno uno. Sembra logico dunque ascoltare i suoi suggerimenti”.
Le parole di Jenson Button sono di una linearità e di una chiarezza davvero imbarazzante, anche perché non ci sono davvero dubbi sul fatto che i piloti siano l’ultimo dei problemi, anzi spesso sono stati la motivazione del perché qualche buon risultato sia arrivato. Se la Ferrari non ottiene risultati con piloti del calibro di Leclerc ed Hamilton, è facile capire dove sia il problema, come buona pace di John Elkann.