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Renault, schiaffo alla Francia: si butta tra le braccia dei cinesi per una nuova tecnologia

Published by
Giovanni Messi
Tempo di lettura: 2 minuti

La Renault ha annunciato l’addio ad uno storico partner, ed ha fatto sapere che andrà alla ricerca di un’alternativa cinese per le proprie auto elettriche del futuro. Scopriamo tutti i dettagli.

I marchi europei, nonostante la grave crisi del settore automotive e la scarsa crescita delle BEV, continuano ad investire pesantemente sull’elettrico, nella speranza che il trend si possa invertire. La Renault inizia a lavorare alla produzione di nuovi motori ad emissioni zero, ma c’è un colpo di scena non da poco in relazione a ciò che vedremo nel prossimo futuro.

Renault logo (ANSA) – Reportmotori.it

In particolare, la Renault ha chiuso la propria partnership con Valeo per lo sviluppo di un nuovo motore elettrico, che ha la caratteristica di essere ben diverso da quelli che abbiamo imparato a conoscere sino ad oggi. La casa della Losanga vuole infatti svilupparne uno privo di terre rare, un’innovazione che è stata descritta dai vertici come un prodotto Made in France. La casa transalpina, nonostante l’addio a Valeo, azienda francese, proseguirà nel proprio intento, ma non manca un colpo di scena, che ha del clamoroso.

Renault, addio a Valeo e ricerca di un partner cinese

La Renault non andrà dunque a sviluppare il suo nuovo motore elettrico assieme a Valeo, ed è qui che emerge il colpo di scena. La casa francese sta cercando un fornitore cinese che possa essere più economico, in particolar modo per la produzione di alcuni componenti, come lo statore. Quest’ultimo sarebbe dovuto essere di competenza della Valeo, che evidentemente ha richiesto troppo denaro per la sua produzione.

Valeo ecco l’annuncio (ANSA) – Reportmotori.it

Renault e General Motors sono due tra le principali case automobilistiche che hanno scelto di iniziare la produzione di motori elettrici senza terre rare, date le difficoltà di approvvigionamento di questi materiali. La Cina è colei che controlla la quasi totalità della loro produzione, ed ha appena imposto delle limitazioni alle loro esportazioni, portando i brand globali a trovare delle soluzioni differenti. La Renault produce motori senza terre rare ormai dal 2012, ed ha voluto avviare il progetto del motore elettrico E7A internamente, così da ridurre i costi, ma puntando su dei fornitori cinesi per alcuni componenti complessi da produrre.