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FIAT, l’Italia si allontana ancora: la decisione di Stellantis

Published by
Simone Tortoriello
Tempo di lettura: 3 minuti

Il futuro della FIAT, storico orgoglio italiano, sembra sempre più lontano dal nostro Paese, per il disappunto di Governo e cittadini

Fiat è uno di quei marchi che, nel bene o nel male, continua a esercitare un fascino particolare su chi segue il mondo dell’auto. Dalla 500 alla Panda, passando per modelli che hanno segnato epoche e generazioni, il marchio torinese ha costruito un’identità fatta di design immediato, praticità e un certo gusto italiano che rimane riconoscibile anche oggi, in un panorama sempre più globale.

FIAT, l’Italia si allontana ancora: la decisione di Stellantis (Reportmotori.it)

Negli ultimi anni l’evoluzione della gamma è stata evidente, con un occhio ai mercati emergenti e un altro alle nuove esigenze di mobilità. È in questo contesto che nasce uno dei modelli più discussi del momento, anche se non tanto per il suo stile o le sue prestazioni, quanto per ciò che rappresenta a livello industriale.

Fiat, nulla da fare per il nuovo modello: non sarà in Italia?

La Fiat Fastback, crossover dalla linea filante e dallo stile coupé, è una delle proposte più moderne del brand. Il suo design punta su un profilo slanciato, quasi sportivo, con un posteriore che richiama le silhouette coupé dei SUV più ricercati.

Le dimensioni la collocano tra i segmenti B e C, con una lunghezza di poco superiore ai 4,4 metri e un’altezza contenuta. Il risultato è un’auto che vuole distinguersi nel panorama dei crossover, puntando su proporzioni dinamiche e una presenza su strada più aggressiva rispetto alle classiche proposte urbane del marchio.

Fiat Fastback (Reportmotori.it – FIAT)

Sotto al cofano la Fastback adotta motori turbo di piccola cilindrata, moderni e reattivi, pensati per un equilibrio tra prestazioni e consumi. Le varianti più diffuse utilizzano propulsori FireFly da 1.0 e 1.3 litri, con potenze che permettono alla vettura di muoversi con disinvoltura sia in città sia fuori dal contesto urbano.

Gli interni proseguono sulla stessa filosofia, con un’impostazione tecnologica che include schermo centrale compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, comandi digitali del climatizzatore, sensori e sistemi di sicurezza ormai indispensabili nel segmento. La capacità del bagagliaio, molto generosa rispetto alla categoria, rafforza la vocazione della Fastback come auto versatile, adatta anche alla vita quotidiana più impegnativa.

A questo punto però emerge il tema più dibattuto: il nuovo modello della Fiat Fastback non sarà prodotta in Italia, ma più probabiImente nel polo di Kenitra, in Marocco, e probabilmente non sarà neanche commercializzata nel nostro Paese, sulla falsariga del precedente modello. È il segnale di un processo più ampio, che riguarda il ruolo dell’Italia all’interno della strategia di Stellantis.

Il gruppo, negli ultimi anni, ha più volte affermato di voler mantenere l’Italia come uno dei poli centrali per produzione e sviluppo, ma osservando i fatti emerge una realtà meno lineare: la maggior parte dei modelli Fiat destinati alla crescita globale nasce altrove, mentre la produzione nazionale si concentra su un numero limitato di vetture o su gamme che non rappresentano più il cuore innovativo del marchio. Basta pensare alla Grande Panda, prodotta in Serbia e in Algeria.

L’esclusione della Fastback dalla produzione italiana alimenta la percezione che il nostro Paese stia diventando sempre più marginale nella visione industriale di Stellantis. Se i nuovi modelli strategici vengono sviluppati e costruiti altrove, l’Italia rischia di perdere progressivamente il suo ruolo di polo produttivo, rimanendo principalmente un riferimento per design, marketing e poco altro.