Elkann in conferenza stampa (ANSA) - Reportmotori.it
John Elkann ha fatto molto discutere in questi giorni per alcune dichiarazioni sui piloti Ferrari. Inoltre, è tornato a parlare della situazione relativa alla crisi del mercato dell’auto europeo attuale.
Il mercato dell’auto europeo deve affrontare diverse sfide, e l’Italia non è più nella posizione di forza di un tempo. Gran parte dei demeriti vanno attribuiti a Stellantis e John Elkann, i quali hanno portato ad una tremenda decrescita dei volumi di produzione nel nostro paese. Il presidente, chairman anche della Ferrari, non ha perso occasione per far discutere nel corso delle ultime ore, per via delle incresciose dichiarazioni rilasciate a seguito del GP del Brasile di F1.
Incredibilmente, Elkann sostiene che la SF-25 sia migliorata e che i piloti debbano parlare meno e guidare meglio, come se la colpa fosse la loro se il Cavallino partorisce auto scadenti da diversi anni a questa parte. Verrebbe da dire che il nipote dell’Avvocato abbia perso l’ennesima occasione per stare in silenzio, rivelando la sua totale incompetenza nella comprensione del motorsport e dei suoi temi principali. Da un personaggio di questo calibro, non possiamo aspettarci nulla di buono.
In occasione della presentazione della partnership tra le Olimpiadi Invernali di Milano e Cortina 2026 ed i marchi italiani di Stellantis, il presidente John Elkann ha voluto utilizzare una metafora sportiva per parlare della situazione del mercato dell’auto: “Gli atleti dovranno competere tra di loro o lottare contro il tempo. Anche noi, come azienda, dobbiamo competere contro i nostri concorrenti, facendo in modo di poter vendere le auto migliori ai migliori prezzi. Competiamo anche contro il tempo, ed auspichiamo che l’evoluzione delle regole dell’auto in Europa permetta di continuare a produrre macchine straordinarie sia in Italia che nell’Europa stessa in chiave futura“.
Elkann ha poi confermato l’impegno nel mercato italiano: “Continuiamo il nostro intenso lavoro insieme alle istituzioni europee per apportare delle modifiche necessarie alle regole attuali, in modo da poter offrire ai clienti i prodotti di cui hanno bisogno. Dobbiamo muoverci in fretta ed uniti se vogliamo dare un futuro ad un settore cruciale come l’automotive in Italia ed in Europa. Nel portare avanti tale doppia sfida, confermiamo l’impegno di voler realizzare il programma di investimenti già annunciato in Italia, e ciò significa investire in tecnologie all’avanguardia, sviluppare nuovi modelli, ma anche essere attenti alla formazione delle persone“.