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Auto, cosa si venderà in Europa dopo il 2035? Benzina, diesel, elettrico ed idrogeno, come stanno davvero le cose

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Giovanni Messi
Tempo di lettura: 2 minuti

Il 2035 potrebbe essere un anno zero per il mercato dell’auto, a seguito delle varie novità che sono allo studio al giorno d’oggi. Andiamo a scoprire tutti i dettagli sulla tecnologia che dominerà.

Da poco più di due anni, l’Europa ha imposto una normativa molto severa che riguarda il futuro del settore automotive. Stando alle vigenti leggi, dal 2035 in avanti sarà consentita la produzione e la vendita di soli veicoli ad emissioni zero, tagliando del tutto fuori i mezzi alimentati con motori termici, che siano essi ibridi, GPL, a metano, o con qualsiasi tecnologia che preveda l’utilizzo di benzina e diesel.

Auto ecco la richiesta – Reportmotori.it

In sostanza, si potranno comprare solo auto elettriche, una tipologia di veicoli che non stanno affatto conquistando la fiducia dei clienti, aspetto che ha portato a varie riflessioni nell’ambiente. C’è chi spinge per i biocarburanti, per gli e-fuel e per l’ibrido, così da lasciare aperte varie porte alla clientela, ed evitare il rischio di tracollo totale del settore. Andiamo a scoprire tutti i dettagli relativi a cosa sta per accadere.

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L’ACEA, vale a dire l’associazione europea dei costruttori, è pronta per la revisione del regolamento per le emissioni di C02, che dovrebbe tenersi già il prossimo 10 di dicembre. L’obiettivo è quello di portare l’Unione Europea a rivedere la normativa, facendo un passo indietro sulla volontà di consentire la produzione e la vendita di sole auto elettriche dal 2035 in avanti. Dunque, c’è la possibilità che venga aperta la porta anche ad altre tecnologie, così da evitare un tracollo definitivo del mercato.

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Nello specifico, l’ACEA si augura che si apra almeno alle auto Plug-In Hybrid, dotate di un motore termico ma meno inquinanti, per via della presenza della parte elettrica, che consente di procedere ad emissioni zero per decine, se non per centinaia di chilometri. L’ACEA ha intenzione di avanzare tre richieste a Bruxelles. Si punta su un maggior numero di colonnine di ricarica con rifornimenti veloci.

Andando avanti, si richiedono riforme normative per l’integrazione vehicle-to-grid, permettendo alle auto elettriche di prelevare energia dalla rete per ricaricare le batterie, per poi restituire l’energia alla rete stessa quando necessario. Inoltre, si richiedono incentivi per rendere le auto elettriche più appetibili e facili da acquistare, anche nei paesi dove c’è un potere d’acquisto limitato, che rende molto difficile la diffusione di queste vetture, oggi in grave crisi.