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Da Bruxelles cambia il futuro dei motori più amati dagli automobilisti: decisivo il pressing dei colossi

Published by
Beatrice
Tempo di lettura: 2 minuti

Nuove direttive da Bruxelles, cambia il futuro dei motori più amati dagli automobilisti: ecco che cosa sta succedendo. 

Il futuro dell’industria dei motori continua ad essere oggetto di feroce dibattito. Da un lato l’esigenza di tutelare l’ambiente,e limitare quanto prima i danni creati dall’inquinamento nel corso dei decenni con uno stile di vita più sostenibile e a minore impatto sul nostro ecosistema mette sulla carta d’accordo tutti. Dall’altro lato, le modalità con cui l’obbiettivo della neutralità carbonica deve essere raggiunto dividono e fanno discutere, soprattutto per quanto riguarda l’industria dei motori.

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L’elettrico sembra essere la soluzione prescelta da istituzioni e aziende per sostituire i vecchi carburanti a diesel e benzina, ma questa visione deve scontrarsi con le difficoltà del mercato. I modelli a batteria continuano a non convincere a pieno, soprattutto per via dei costi più elevati e dei limiti di autonomia della batteria, e la domanda è in dase di forte stallo. Questo ha creato non poche difficoltà ai bilanci delle aziende, che a fronte di tanti investimenti hanno dovuto fare i conti con importanti perdite. Proprio questo fattore ha riaperto la discussione sul futuro, in particolare in Unione Europea, dove le norme in fatto di emissioni sono sempre più rigide, e le istituzioni sono ancora intenzionate a fermare la produzione di auto a diesel e benzina entro il 2035.

UE, arriva la revisione sulla norma?

Proprio per le difficoltà di mercato dell’elettrico, che rendono difficile in questo momento pensare di fare a meno dei motori a combustione, da più parti è arrivata la richiesta di una maggiore flessibilità e di una revisione della norma, con una certa preoccupazione sugli effetti economici devastanti che andare avanti sul terreno intrapreso potrebbe avere sull’industria dei motori europea.

UE, arriva la revisione sulla norma? – reportmotori

Anche ACEA, l’Associazione dei costruttori europei, si è unita alla richiesta di rivedere lo stop ai motori termici, e di continuare a puntare su una varietà di motori. Anche per consentire ai motori ibridi, che oggi vanno per la maggiore sul mercato e che stanno dimostrando di sapere incontrare il favore del pubblico pur ottenendo un minore impatto dal punto di vista ambientale, di continuare a venire utilizzati. Transizione si insomma, ma in modo graduale, intelligente, e variegato in modo da raggiungere il target senza compromettere la stabilità dell’industria.

Non resta che aspettare e vedere se le richieste ormai incessanti del settore verranno accolte dalle istituzioni. Già il prossimo 10 Dicembre, con il nuovo regolamento sulle E-car, potrebbero arrivare novità e un allentamento della morsa da parte dell’Unione Europea.