E' arrivata la fine per il Diesel, conto alla rovescia inesorabile: il nuovo prezzo lo affosserà per sempre (reportmotori.it)
Non sono anni facili per i produttori di auto, con il gasolio che ora subisce un altro duro colpo.
Da un po’ di tempo a questa parte è diventato evidente come ci sia la volontà di allontanare sempre di più i clienti verso le auto a gasolio. Una scelta che ha sempre fatto molto discutere, considerando come siamo di fronte a quelle che sono le vetture perfette per coloro che necessitano di un modello adatto per lunghi viaggi.
Il gasolio però è visto come inquinante e a poco serve per qualcuno il fatto che sempre più aziende stiano lavorando per renderlo sempre meno impattante. Le limitazioni per il momento riguardano solo i modelli che arrivano fino alle Euro4, anche se in diverse Regioni del Nord Italia la situazione sulle Euro5 è già messa sotto la lente di ingrandimento.
A questo punto diventa necessario fare anche delle valutazioni sul futuro, con l’Europa che sta per dare il via alle Euro7. Intanto però la situazione si fa sempre più complicata anche per quanto riguarda la gestione di queste vetture, con il costo del carburante che in Italia è destinato ancora una volta ad aumentare sensibilmente.
Meno male che durante la campagna elettorale, i Partiti di centro-destra avevano parlato in modo deciso della necessità di abbassare le accise. Certo, da un lato lo stanno facendo con la benzina, ma dall’altro stanno alzando il valore del gasolio, con le accise che di entrambi i carburanti che dovranno essere uguali.
Una decisione che è già ufficiale, dato che è stata inserita all’interno della Legge di Bilancio 2026 e dall’1 gennaio diventerà dunque realtà. Le accise per la benzina sono attualmente di 71,34 centesimi al litro, mentre per quanto riguarda il gasolio siamo sui 63,24 centesimi al litro, ma dal 2026 tutte e due saranno equiparate a 67,27 centesimi.
Questo significa dunque che ci sarà un aumento del prezzo del gasolio di 4,05 centesimi, allo stesso modo una riduzione della benzina. Aver omologato le due accise vuol dire però aver lasciato tutto invariato, andando contro, per l’ennesima volta, la categoria di chi ha deciso di acquistare in passato un’auto a gasolio, molto probabilmente coloro che devono usare maggiormente la vettura. Molto probabile dunque che questo aumento andrà a comportare una crescita delle entrate dalle accise.