Le caratteristiche del SUV tedesco (Media RUF Automobile Gmb) Reportmotori.it
C’è un brand che sfrutta la base delle Porsche per costruire delle vetture ancor più performanti e competitive nel car market del lusso.
Porsche deve ringraziare dei vertici illuminati che, andando controcorrente, decisero di puntare sulle auto a ruote alte in un’epoca in cui il settore non era così inflazionato. Puristi arrabbiati per la svolta sui SUV in una prima fase, ma poi i numeri hanno certificato un successo dilagante. Dal progetto comune in joint-venture tra la Porsche e il Gruppo Volkswagen sono nati, oltre alla Cayenne, la Volkswagen Touareg e l’Audi Q7, tre modelli che hanno fatto la storia.
Sono trascorsi 22 anni dal lancio del SUV di segmento E della Casa di Stoccarda. Nel 2010 ne è stata presentata la seconda serie e nel 2017 la terza serie. La Cayenna si è evoluta anche in una variante che solo i più esperti ricorderanno. Si chiama Ruf Dakara ed è un SUV che ha fatto capolino la prima volta al Salone dell’automobile di Ginevra nel 2009 con un prezzo base di circa 327.853 dollari (230.454 euro). Una somma veramente per pochissimi, che poi ha anticipato il trend delle auto a ruote alte di lusso realizzate da Lamborghini, Aston Martin, Ferrari.
La Dakara vanta una versione modificata del motore V8 della Cayenne Turbo S che sprigiona 591 CV e 889 N⋅m di coppia, rispetto ai 550 CV e 750 N⋅m di coppia della precedente Cayenne Turbo S di serie. Ruf ha assicurato scatti da 0 a 100 km/h in soli 4,8 secondi. Il SUV Dakara presenta anche sospensioni riprogettate e freni compositi in ceramica opzionali.
Le differenza? Dakara e la Cayenne hanno due gruppi ottici differenti. Quelli della Ruf sono presi da un modello Porsche 911. La vettura ha anche un kit carrozzeria Ruf con un frontale rivisto, parafanghi allargati e cerchi in lega a cinque razze da 22 pollici. La Dakara è dotata di telecamere anteriori e posteriori, sedili in pelle ridisegnati, un pacchetto di illuminazione a LED e un sistema multimediale ai tempi all’avanguardia. Il modello era rivolto a coloro che davano priorità all’esclusività per distinguersi dalla massa. Missione riuscita e con quel tocco di sportività che solo le auto tedesche vantano.