Andrea Agnelli e John Elkann a confronto (ANSA) - Reportmotori.it
La casata composta dagli Agnelli e dagli Elkann è proprietaria di un gran numero di aziende, anche se molte di esse rischiano di essere vendute. Andiamo a scoprire tutti i loro possedimenti.
La potenza di fuoco della famiglia Agnelli non la scopriamo di certo oggi, e quando si possiedono miliardi e miliardi di euro di patrimonio, è logico che gli affari da gestire siano parecchi. L’uomo più ricco di famiglia è John Elkann, colui che ha tra le mani le maggiori responsabilità, e che non viene visto di buon occhio negli ambienti in cui opera.
Elkann è infatti il protagonista dello smembramento delle attività della famiglia Agnelli, come conferma la vendita del colosso Iveco avvenuto in estate, con la difesa ceduta alla Leonardo e la parte commerciale agli indiani di Tata Motors. Nelle prossime righe, andremo a scoprire ciò che resta realmente di proprietà di questa storica casata, che man mano sta cedendo tante realtà italiane a gruppi stranieri, tanto per il gusto di fare cassa.
Come è ormai ben noto a tutti, la famiglia composta dagli Elkann e dagli Agnelli gestisce le proprie aziende tramite Exor, una holding finanziaria che ha sede in Olanda, che detiene partecipazioni di controllo in aziende che sono impegnate in vari settori, dal calcio all’automotive sino ad arrivare all’editoria, anche se le cose potrebbero cambiare molto presto da questo punto di vista.
Tanto per dare qualche numero, Exor possiede il 15,5% del gruppo Stellantis ed il 22,9% di Ferrari, oltre che il 27% di CNH Industrial. Per la prima volta nella storia, dai tempi di Enzo Ferrari, la proprietà del Cavallino coincide anche con la presidenza, dato che John Elkann è diventato chairman del Cavallino alla fine del 2018, dopo la morte di Sergio Marchionne. Sul fronte sportivo, come purtroppo siamo testimoni da anni, i risultati sono stati a dir poco pessimi.
Inoltre, Exor è proprietaria di GEDI Gruppo Editoriale e di The Economist, oltre che della Juventus. Per quanto riguarda GEDI, che gestisce quotidiani come “La Stampa” e “Repubblica“, oltre che alcune radio, potrebbe presto essere ceduta, e pare che un gruppo greco sia in pole position per l’acquisto. Exor ha anche partecipazioni in Louboutin, Philips e nel settore sanitario e tecnologico, nel quale ha iniziato ad investire ormai da diverso tempo. Nel mirino ci sono anche investimenti nella moda.