Alfa Romeo logo (Pexels) - Reportmotori.it
Brutte notizie per il sito di produzione tanto caro al marchio Alfa Romeo, la cui attività è stata nuovamente fermata. Andiamo a scoprire i dettagli su quali siano i modelli coinvolti.
Nel mercato dell’auto odierno, sentir parlare di fabbriche chiuse è diventata un’abitudine, quasi routine per i costruttori. La crisi è ben evidente per la quasi totalità dei costruttori, soprattutto in Europa, e la scarsa domanda costringe i marchi a dover ridurre i livelli di veicoli da produrre. L’Alfa Romeo è nuovamente protagonista negativa in tal senso, anche se lo stop durerà per pochi giorni, almeno secondo quanto annunciato ora.
La casa del Biscione ha appena svelato il restyling della Tonale, modello che nasce a Pomigliano d’Arco, ma dal 2027 in avanti, con l’avvento della nuova generazione su piattaforma STLA Medium, questo modello si trasferirà a Melfi. Nel frattempo, le brutte notizie riguardano le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, la cui produzione è stata prolungata di altri due anni, in attesa che i nuovi modelli facciano finalmente il loro esordio dopo i tanti ritardi. Le versioni attuali sono protagoniste di un calvario, e lo stabilimento verrà nuovamente fermato per qualche giorno.
Per l’ennesima volta, lo stabilimento Stellantis di Cassino si fermerà dal 3 al 7 di novembre, e parliamo del plant laziale dove vengono prodotte le Alfa Romeo Giulia e Stelvio e la Maserati Grecale, tre vetture la cui richiesta, da parte dei clienti, è ormai ai minimi storici. Solamente una parte ridotta dei dipendenti proseguirà ad operare in quei giorni, ma per tutti gli altri non ci sarà modo di lavorare.
In base ai dati diffusi dalla sigla sindacale Fim-Cisl, nei primi nove mesi del 2025 lo stabilimento è crollato in termini produttivi rispetto allo scorso anno. Sono state solo 14.000 le auto prodotte, per un tracollo del 28% rispetto al 2024, un anno che, di per sé, già non era stato troppo brillante. C’è il rischio che l’anno si chiuda con meno di 20.000 auto prodotte.
L’Alfa Romeo, dunque, dovrà cercare di accelerare i tempi di sviluppo delle nuove Giulia e Stelvio, le quali abbandoneranno la piattaforma Giorgio per passare alla STLA Large. Ricordiamo che entrambe offriranno, oltre alle già previste motorizzazioni full electric, anche alternative ibride, per far fronte alla scarsa domanda dei veicoli ad emissioni zero. La loro produzione è stata però rinviata al 2027, e non sono esclusi degli ulteriori ritardi in chiave futura.