Alfa Romeo logo (Pexels) - Reportmotori.it
Oggi vi mostriamo un’Alfa Romeo dalle linee estreme, che non somiglia poi così tanto alle solite auto del Biscione. Andiamo a scoprire quali sono i suoi segreti ed i vari dettagli tecnici.
In un mercato dell’auto che si è standardizzato sulla produzione di SUV e crossover, l’Alfa Romeo ha scelto di venire meno alle proprie tradizioni, per andare a seguire questa strada ed attirare la clientela sui propri modelli. Poche settimane fa è stata svelata la Tonale restyling, il modello aggiornato del SUV del Biscione, che ha presentato un design rivisto, ma confermando anche il motore diesel, una mossa che era lecito non attendersi.
Nel 2027 questo modello sarà del tutto nuovo, e non sarà più prodotto a Pomigliano d’Arco, ma ci si sposterà a Melfi, nello stabilimento Stellantis che si trova in Basilicata. In programma c’è anche il lancio delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che verranno realizzate a Cassino, oltre ad un nuovo E-SUV che punterà sul lusso estremo ed in arrivo nel 2029. Nel frattempo, c’è chi ha immaginato un’Alfa in versione hypercar, un vero e proprio capolavoro sulle quattro ruote, che poco ha a che fare con la storia, soprattutto quella recente, della casa di Arese.
Sul proprio profilo Instagram, il creatore digitale Tommaso D’Amico ha svelato le forme dell’Alfa1, una nuova hypercar con il logo del Biscione, che sembra più un mix tra una Ferrari ed una Bugatti, e che ha già raccolto il parere positivo del mondo del web. Qualche piccola somiglianza c’è con la nuova 33 Stradale, vale a dire la supercar che è stata presentata due anni fa e che è attualmente in fase di produzione per i pochi e fortunati clienti che possono permettersi il suo acquisto. In queste immagini, vediamo una hypercar a tutti gli effetti, con linee scolpite e fianchi allargati.
Non manca lo scudetto tipico dell’Alfa Romeo, con prese d’aria di enormi dimensioni che fanno pensare ad un grande motore a combustione interna piazzato dentro il cofano. Emerge anche una barra LED al posteriore, giusto per sottolineare la scelta di un design sicuramente moderno. Presente anche un sistema di due scarichi che conferma la presenza del motore termico, ed al posteriore le linee sembrano ancor più disegnate dal vento. Vedremo se qualcosa del genere verrà mai prodotto o meno da questo storico marchio italiano.