Addio al petrolio arabo, c'è un nuovo gigante e non è neanche russo: mondo capovolto (reportmotori.it)
Il petrolio arabo e russo ora deve fare i conti con grandi rivali, con questo gigante che lascia tutti senza parole.
La situazione economica e politica a livello mondiale ha subito delle importanti variazioni in questi ultimi anni e anche il mondo dei motori deve fare i conti con delle pesanti innovazioni. Lo si vede da come si sta attuando il passaggio dalle auto termiche a quelle elettriche, con questa decisione che non sta di certo convincendo tutti.
Si sa come la benzina e il gasolio derivino dal petrolio, con i Paesi arabi e la Russia che ne sono i principali produttori nel mondo. Sono tantissimi infatti coloro che vedono questi colossi come i punti di riferimento nel momento in cui si deve andare a trattare per una fornitura importante.
A quanto pare le cose però stanno cambiando sempre più velocemente, tanto è vero che ormai questi colossi non sembrano più avere quell’assoluta supremazia. Se magari rimane ancora in media, non la si ritrova nel momento in cui si devono fare i conti con la più grande e imponente raffineria petrolifera del mondo.
Sono diverse le nazioni africane che dimostrano di essere in fase di crescita e di sviluppo e lo si vede con il caso nigeriano e della sua raffineria di Dangote. La produzione è aumentata sensibilmente proprio grazie al proprietario, ovvero Aliko Dangote, con questi che ha rilasciato una serie di dichiarazioni alla stampa dove mette in chiaro i vari piani di crescita della raffineria.
Il Gruppo infatti ha intenzione di aumentare la produzione di greggio nella raffineria di Lekki, la quale passerà da 650 mila a 1,4 milioni di barili al giorno. Dunque l’investimento sarà molto importante, dato che andrà oltre il doppio rispetto alla produzione attuale, ma soprattutto questa crescita le darà modo di diventare la raffineria più grande del mondo.
Una crescita che sembra davvero avere dell’incredibile, considerando infatti come la produzione sia entrata in funzione solo dal 2024. La sua presenza in Nigeria sta sicuramente portando a dei frutti a tutta la nazione, con la nazione che ora ha modo di garantire una propria indipendenza energetica, la quale non avveniva da tanti anni. Dangote ha confermato la propria fiducia infatti verso tutta la Nigeria e il Continente africano.