Più odiato del Bollo auto, a partire da questa età non lo paghi più: invia la dichiarazione ed è fatta - reportmotori
Questa tassa è più odiata persino del bollo auto, a partire da questa età non la paghi più: devi inviare la dichiarazione.
Il bollo auto è una delle tasse più odiate dagli automobilisti italiani. L’idea di una tassa di possesso da versare annualmente, puramente per avere un veicolo indipendentemente dalla frequenza con cui lo si utilizza è da sempre oggetto feroce di oggetto dibattito. I cittadini hanno più volte richiestto a gran voce che questo onere venisse eliminato, ma la richiesta è stata sempre respinta dallo stato.
Se il bollo auto è odiato e da sempre contestato, c’è una tassa che, se possibile, è ancora più indigesta ai cittadini italiani, e che da sempre è oggetto di feroce dibattito pubblico. Le diverse parti politiche hanno spesso discusso sull’argomento, senza che però si sia andati incontro alla richiesta dei cittadini di abolire questo onere.
Il “Canone Rai”, come viene comunemente chiamato, o per meglio dire la tassa sul possesso di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive, ha le sue origini addirittura negli anni ’30, ma a quasi un secolo di distanza continua ad essere un peso importante nelle tasche dei cittadini.
Negli anni le critiche mosse a questo onere sono state molte, dalla illegittimità di una tassa di possesso su un apparecchio che di fatto è stato profumatamente già pagato al momento dell’acquisto, sino al più classico dei “non guardo la televisione”. Negli anni il quadro si è complicato molto, visto l’ingresso di dispositivi come computer, telefoni e tablet, ma la discussione non si è mai appianata.
Alcuni cittadini sono però esenti dal pagamento di questa tassa. E’ infatti previsto dall’articolo 1, comma 132, della legge finanziaria del 2008 che siano esonerati dal pagamento del Canone Rai i cittadini che hanno più di 75 anni di età, che non convivono con soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio, che hanno un reddito che unito a quello dell’eventuale coniuge non super gli 8.000 euro.
L’esenzione riguarda ovviamente gli apparecchi presenti nell’abitazione di residenza, e non in eventuali altre dimore. Chi vuole usufruire dell’esenzione deve presentare una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate tramite i canali certificati. Salvo cambiamenti delle condizioni, la richiesta vale anche per gli anni successivi e non deve essere ripresentata a meno di variazioni.