Crisi auto - Reportmotori.it
L’industria delle quattro ruote è piombata in una crisi profondissima, specialmente quella europea che vede i top brand precipitati in improbabili proclami green.
Basta tirare indietro le lancette di qualche anno per ricordare i paladini della decarbonizzazione invocare il cambiamento. Quasi per lavare una immagine sporcata dal dieselgate, i vertici della Volkswagen avevano annunciato in pompa magna delle gamme full electric che avrebbero fatto dimenticare le vecchie regine termiche. Tanti paroloni in conferenze stampa mondiali in cui i presidenti e gli amministratori delegati avevano promesso delle rivoluzioni copernicane.
Porsche ha cambiato i suoi paradigmi per puntare a vetture elettrificate che, dopo un hype iniziale, sono crollate. Nessuno vuole realmente spendere una cifra altissima per una supercar 100% elettrica che non emette rumori. La crisi globale dell’elettrico ha determinato un calo del 6% nella prima metà del 2025 per Porsche, con la volontà di tagliare fino a 1.900 posti di lavoro entro il 2029.
Le ultime stime, come riportato da Motor1.com, sono di una flessione degli utili operativi del 99% rispetto al 2024, con soli 40 milioni di euro ottenuti nei primi tre trimestri del 2025, in netto calo rispetto ai 403,5 milioni di euro registrati nello stesso periodo del 2024. Il fatturato della Casa di Stoccarda è sceso di 1,7 miliardi di euro, mentre le immatricolazioni si sono abbassate di 13.000 unità rispetto allo scorso anno, con una flessione del 6%.
La Porsche potrebbe fare marcia indietro sulla tecnologia alla spina e tornare a produrre auto di qualità. Il Dr. Jochen Breckner, membro del Consiglio di Amministrazione per Finanza e IT, ha dichiarato: “In un contesto di mercato difficile, abbiamo generato un solido flusso di cassa. Allo stesso tempo, abbiamo ulteriormente affinato il nostro allineamento strategico. Ora stiamo attuando con determinazione decisioni chiare. I risultati di quest’anno riflettono l’impatto del nostro riallineamento strategico. Tuttavia, queste misure sono essenziali. Stiamo consapevolmente accettando dati finanziari temporaneamente più deboli al fine di rafforzare la resilienza e la redditività di Porsche nel lungo termine”.
Per Porsche la situazione si sarebbe fatta critica anche a causa dei dazi americani. Le politiche protezionistiche di Trump, unite alla crescita esponenziale di nuovi marchi asiatici, hanno determinato un tracollo. Michael Leiters, ex capo di McLaren e Direttore Tecnico di Ferrari, proverà a cambiare questo scenario dal prossimo gennaio 2026.