FIAT logo (ANSA) - Reportmotori.it
Oggi faremo un salto indietro nel tempo, per raccontarvi le avventure di quella che in molti considerano la FIAT migliore di sempre. Si tratta di un vero e proprio gioiello di design.
Le auto del gruppo Stellantis odierne non entusiasmano la clientela, e tutti i vari marchi sembrano quasi essersi standardizzati tra di loro. Anche la FIAT è finita vittima di questo processo, e le sue vendite sono infatti scese rispetto ai tempi d’oro, in cui era una vera e propria istituzione in Italia, ma anche altrove. Le auto della casa di Torino raccontavano ognuna una storia, erano uniche nel loro genere e conquistavano la clientela.
C’erano carrozzerie specifiche, motori affidabili ed efficienti, che permettevano di percorrere centinaia di migliaia di chilometri senza problemi. Inoltre, alcune vetture conquistavano tutti anche per via del loro design, che in molti casi era inimitabile. Oggi vi parleremo di quella che molti considerano la FIAT più bella della storia, un vero e proprio gioiello che alcuni vorrebbero rivedere in azione oggi, magari con un restomodo o con un’edizione limitata in chiave moderna. Andiamo alla scoperta di un gioiello a cui i fan più avanti con l’età sono ancora molto affezionati.
In base a quanto fu reso noto qualche tempo fa sul sito web “Dazeroa100.com“, la FIAT più bella di sempre è la X1/9, posta al vertice della classifica delle 10 auto della casa di Torino migliori in assoluto in termini di design. Si tratta di una vettura con carrozzeria di tipo targa a motore centrale-posteriore, che derivò da una Concept Car, vale a dire la Autobianchi A112 Bertone Runabout, una barchetta che si basava su linee tese, con roll-bar che si faceva notare, giusto per usare un eufemismo.
Essa fu disegnata dal grande Marcello Gandini per Bertone, ed in occasione del Salone di Torino, in cui l’Autobianchi fu svelata, ottenne un grande successo, convincendo i vertici a realizzarne una versione di serie a marchio FIAT. Quest’ultima montò un motore trasversale 4 cilindri da 75 cavalli di potenza massima, con meccanica ripresa dalla 128 Coupé, spostata però al posteriore. Il telaio derivava dalla prodigiosa Lancia Stratos, regina dei rally, e molti componenti della carrozzeria furono condivisi tra le due vetture. La X1/9 fu un gioiello che ancora oggi viene rappresentata in alcuni render che ne immaginano le forme moderne, un sogno ad occhi aperti.