Dal 31 ottobre tanti italiani non potranno usare il loro veicolo: tante auto e moto coinvolte, la legge è una mazzata (reportmotori.it)
Il 31 ottobre sarà un giorno che metterà in crisi tanti italiani, con la possibilità di scendere in strada che sarà molto più complesso.
In questi ultimi anni è diventato evidente come le istituzioni stiano attuando una serie di importanti cambiamenti per quanto riguarda la mobilità nazionale. L’idea è quella di ridurre quanto più possibile l’utilizzo di auto private, in particolare quelle ormai maggiormente datate.
Non sono però di certo mancate le grosse polemiche in questi anni, considerando infatti come tanti si siano lamentati del fatto che si trovino di fatto costretti a cambiare un’auto ancora in ottime condizioni. Si era parlato anche di limitare la mobilità delle Euro5 a gasolio, una scelta che però sembrava davvero assurda.
Il discorso di dover ridurre sensibilmente le emissioni di CO2 è una tematica essenziale e centrale a livello mondiale in questi anni, ma lo si deve fare anche con delle scelte che possano essere accettate di buon grado dalla popolazione. Dal 31 ottobre intanto diverse zone d’Italia daranno il via a importanti cambiamenti per quanto riguarda la propria mobilità.
Alcune Regioni avevano deciso di anticipare già alcuni blocchi alla mobilità, come lo si era visto con il caso del Piemonte, il quale aveva deciso di ridurre la circolazione già dal 15 settembre, il tutto fino al 15 aprile. Lo stop riguarderà fino alle Euro2 a benzina e fino alle Euro4 a gasolio e riguarderà i giorni feriali dalle 8.30 alle 18.30.
In Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna i medesimi blocchi sono partiti dall’1 ottobre. Attenzione però ai vari possibili cambiamenti che saranno legati alla valutazione delle emissioni delle polveri sottili, perché se questo dovessero superare il livello di PM10, ecco allora come mai si passerà all’aggiunta anche delle Euro5 diesel.
Difficile pensare che certi valori possano essere superati a ottobre, ma dal 31 ottobre, ovvero da quando anche caloriferi e termosifoni saranno utilizzabili con maggiore frequenza, ecco come questi numeri possono crescere. A quel punto anche le Euro5 rischiano grosso e sarà necessario correre ai ripari. Purtroppo queste restrizioni finiscono per limitare un’ampia fetta della popolazione e in molti casi comportano anche il risultato opposto rispetto a quello cercato, almeno nella testa dei cittadini, che da sempre mal sopporta queste limitazioni.