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Tanti saluti all’auto in Europa, il marchio dominante è in crisi nera: fabbriche chiuse e in ridimensionamento

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Giovanni Messi
Tempo di lettura: 2 minuti

Sono tempi durissimi per il mercato dell’auto in Europa, ed un vero e proprio gigante del settore ha preso decisioni forti. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, cosa hanno scelto di fare i vertici del brand.

La crisi del settore automobilistico in Europa sembra non conoscere fine, e la follia elettrica continua a mietere vittime. I costruttori hanno speso miliardi di euro per adattare la produzione ed investire nella direzione delle BEV, ma la scarsa fiducia dei clienti in questa tecnologia è stata evidente. Ancora una volta, la Volkswagen si ritrova in un mare di guai, ed è costretta a prendere delle decisioni forti.

Auto la decisione è terribile (ANSA) – Reportmotori.it

Poche settimane fa, i vertici avevano annunciato lo stop temporaneo alla produzione a Zwickau e Dresda, stabilimenti dove è concentrata la produzione dei veicoli ad emissioni zero, a conferma del fatto che sono proprio le elettriche la principale causa del crollo del mercato del Vecchio Continente. A pochi giorni di distanza, la Volkswagen ha annunciato delle decisioni ancor più estreme, che non possono, di certo, far ben sperare in chiave futura. Andiamo a scoprire quali sono gli stabilimenti che saranno fermati nel prossimo futuro.

Volkswagen, stop alla produzione a Zwickau ed Osnabruck

Il calo della domanda di auto elettriche sta mettendo in ginocchio l’automotive in Europa, in particolar modo la Germania. La Volkswagen ferma per una settimana le linee di produzione di Zwickau, Dresda ed Osnabruck, con quest’ultimo che è specializzato nella produzione di auto scoperte, che subirà dei rallentamenti. In sostanza, è stato deciso che qui verrà operata una giornata di chiusura ogni settimana sino alla fine del 2025, in aggiunta alla settimana di stop totale per il mese di ottobre. Secondo quanto fanno sapere i vertici, il tutto è legato ad un aggiustamento strategico e non di una decisione improvvisa.

Volkswagen Zwickau in mostra (ANSA) – Reportmotori.it

In poche parole, la Volkswagen ha deciso di adattare i propri ritmi di assemblaggio dei veicoli elettrici all’effettiva domanda di BEV che arriva dai clienti, così da non andare in sovra-produzione. A Wolfsburg, sede del più grande sito di produzione e quartier generale della VW, si è deciso di lavorare a pieno regime, imponendo dei turni straordinari nel week-end per via dell’aumento della domanda per veicoli termici come la Golf, la Tiguan e la Tayron. Ciò potrebbe essere d’insegnamento: con buona pace dei burocratici di Bruxelles, l’automotive parla termico, e l’elettrico non sarà mai a quei livelli.