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La Ferrari ha annunciato le caratteristiche tecniche della sua prima auto elettrica, ma non c’è alcuna voglia di mettere da parte i motori termici. Scopriamo su cosa sarà basata la gamma del futuro.
Il mondo delle supercar sta mano mano abbracciando sempre di più il tema dell’elettrificazione, e la Ferrari non poteva certo perdere troppo terreno rispetto agli avversari. In occasione del Capital Market Day, andato in scena giovedì nell’E-Building di Maranello, i vertici hanno svelato al mondo i particolari della prima Rossa ad emissioni zero, che è pronta a stupire sul fronte delle prestazioni.
In base a quanto reso noto, l’auto che sarà svelata nella prima metà del 2026 avrà una potenza di oltre 1.000 cavalli, grazie alla presenza di ben 4 motori elettrici, ed un’autonomia superiore ai 500 km. La lunghezza sarà di quasi 5 metri, con quattro posti ed altrettante porte, ed è probabile che si inserisca nel segmento dei crossover, con forme simile al SUV Purosangue. Tuttavia, la Ferrari ha confermato il proprio impegno anche nello sviluppo dei motori a benzina, l’anima di ogni supercar, e si sarà grande spazio per il termico nei modelli che vedremo da qui al prossimo futuro.
L’elettrico sarà anche visto come la tecnologia del futuro, ma in ambito supercar, in pochi ne vogliono sentire parlare. La Ferrari, nella gamma del futuro, produrre 40% di auto termiche, 40% ibride e 20% elettriche, nel piano che punta al lancio di 20 nuove auto da qui al 2030. Dunque, il Cavallino andrà a svelare la bellezza di 5 nuovi modelli ogni anno, un piano molto aggressivo, ma secondo l’amministratore delegato, Benedetto Vigna, la produzione limitata di ogni modello andrà a preservare l’esclusività.
Sul fronte motori, la Ferrari si impegna a sviluppare unità V6, V8. e V12, confermando così ciò che avviene già oggi. La gamma 12 cilindri presenta il SUV Purosangue e la 12Cilindri, che è stata svelata lo scorso anno. Con ogni probabilità, queste vetture resteranno puramente termiche, mentre le V6 e le V8 saranno sempre più ibride, con sistemi Plug-In Hybrid, una tecnologia sulla quale il Cavallino investe da anni, e con l’obiettivo di diventare ancor più competitiva. Dunque, il motore termico, a benzina, ha ancora un futuro nella gamma del Cavallino, e lo avrà a lungo.