In Italia le sue auto sono ovunque ma sapete cosa significa MG Motor: qui di cinese non c'è proprio nulla (AnsaFoto) - reportmotori
Queste auto stanno spopolando in Italia: ecco che cosa significa MgMotor, non c’è proprio nulla di cinese
Il marchio MG Motor è uno dei più amati del momento. L’azienda si sta imponendo sempre di più sul mercato europeo negli ultimi anni e sta vivendo una vera seconda vita grazie a prezzi davvero incredibili, che gli consentono di essere tra i marchi più convenienti dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo. Tra i pochi a competere con i colossi del low cost europeo, come Dacia, o come le tante aziende che arrivano dalla Cina e che negli ultimi anni hanno contribuito alla diffusione del colosso cinese.
Il paese del Dragone è diventato un vero colosso nell’industria dei motori, grazie ai tanti investimenti fatti nel settore, soprattutto sul fronte delle nuove tecnologie. Non soltanto grazie alle aziende di Pechino e dintorni, ma anche ai tanti marchi europei che nel corso del tempo sono finiti sotto il controllo o hanno avviato partnership con grandi gruppi o aziende cinesi.
Tra questi c’è anche MG, da tempo legata al gruppo cinese SAIC. Molti, per questo, potrebbero associare il brand soprattutto al paese del Dragone. Attenzione però, il brand non ha mai perso la sua identità europea, e si può vedere proprio dal nome.
Come molti ricorderanno, la sigla MG sta per Morris Garages, un nome che lascia intendere le origini britanniche del marchio. L’azienda è infatti stata fondata nel 1924 in Inghilterra. Ha dunque oltre un secolo di storia e va ben oltre il recente passato cinese.
In origine, Morris Garages era un concessionario di Oxford, che prendeva il nome dal fondatore William Morris. Nel 1922, però, con l’arrivo di Cecil Kimber e la sua nomina a direttore l’azienda iniziò il percorso di trasformazione verso una casa automobilistica vera e propria, gettando le basi per il colosso che vediamo oggi.
Nel corso degli anni l’azienda ha attraversato molte fasi e gestioni diverse, alcune più fortunate di altre, sino all’arrivo di SAIC nel 2007, senza però mai perdere la propria identità iniziale e il legame con il suo passato. Il connubio tra le tecnologie e le risorse cinesi e la tradizione inglese sta dando grandi frutti, e l’azienda sta vivendo un momento davvero positivo della sua lunga storia.