Auto il Governo si fa sentire - Reportmotori.it
Non è un momento facile per il mercato dell’auto, tra calo delle vendite e poca chiarezza relativa al futuro. Ora l’Italia intende fare la voce grossa ed è pronta per prendere alcune decisioni.
Sono in atto trattative febbrili tra i costruttori e l’Europa, nella speranza che possa trovarsi un’alternativa a quanto già deliberato in vista del 2035. L’obiettivo della UE è quello di stoppare la vendita e la produzione di auto con motori termici nel Vecchio Continente, uno scenario che, al giorno d’oggi, appare del tutto impraticabile data la situazione del mercato.
Tuttavia, lo scarso interesse che c’è per le auto elettriche sta portando anche i vertici di Bruxelles a rivalutare il tutto, e lo scenario più plausibile è quello di aprire alle auto a benzina alimentate con bio-carburanti, o comunque con combustibili in grado di limitare le emissioni. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, intervistato da Nicola Porro, si è detto fiducioso in tal senso.
Fratin crede che l’Europa stia seriamente ripensando alla sua decisione: “Dal mio punto di vista, l’Unione Europea ci ripenserà ed il motore termico andrà ancora avanti per tanto tempo. L’endotermico può essere in grado di funzionare anche con i bio-carburanti, che hanno dei livelli di emissioni molto bassi“.
Quasi in contemporanea, da Bruxelles è arrivato un altro illustre parere in chaive 2025, quello dell’ex presidente del Consiglio e della Banca Centrale Europea, vale a dire Mario Draghi, che, in qualità di relatore della Conferenza di alto livello sulla Competitivtà dell’Unione Europea, ha così affermato: “In alcuni settori, come quello automobilistico, i presupposti della UE si basano su presupposti che non sono più validi. La scadenza del 2035 per le emissioni zero allo scarico era stata concepita per innescare un circolo vizioso“.
Draghi ha poi aggiunto: “C’erano obiettivi chiari, che avrebbero spinto gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica e fatto crescere il mercato interno, oltre che stimolato l’innovazione e reso i modelli elettrici più economici. Si prevedeva che batterie e microchip si sarebbero sviluppati in parallelo, ma ciò non è avvenuto nel corso di questi anni“. In conclusione, pensare di poter vendere solo auto elettriche dal 2035 appare una vera e propria utopia, ed è necessario un cambiamento di vedute immediato, prima che possa essere troppo tardi per un settore che è già pesantemente provato al giorno d’oggi.