Valentino Rossi Marquez e Lorenzo in conferenza stampa (ANSA) - Reportmotori.it
Jorge Lorenzo è tornato a dire la sua sugli anni d’oro della MotoGP, paragonando Valentino Rossi a Marc Marquez e Casey Stoner. Le parole dello spagnolo sono una frecciata al “Dottore”.
L’era d’oro della MotoGP è ormai ben lontana, ed al giorno d’oggi, di fenomeno vero e proprio, in pista, c’è solo Marc Marquez, che è infatti ad un passo dal nono titolo mondiale. Salito sulla Ducati ufficiale, la miglior moto in assoluto, il nativo di Cervera non ha lasciato scampo alla concorrenza, ed al Gran Premio del Giappone di domenica prossima, potrà finalmente raggiungere Valentino Rossi in termini di titoli mondiali vinti in carriera.
Il nono alloro iridato sembrava diventato un sogno irraggiungibile dopo i tanti infortuni patiti negli anni scorsi e la crisi tecnica della Honda, ma il passaggio in Ducati ha giocato a favore di Marquez. Lo spagnolo, inoltre, mette ora nel mirino anche le vittorie di tappa di Valentino Rossi, ed è sempre più vicino alla famosa quota 115 raggiunta dal pilota di Tavullia. Jorge Lorenzo ha parlato del “Dottore” e della sua carriera di rider, affermando anche un qualcosa che non piacerà al suo ex compagno di squadra in relazione al suo talento.
Prendendo parte alla nuova puntata di “Decoded” di “Dazn“, dedicata a Valentino Rossi, Jorge Lorenzo ha descritto il suo grande rivale: “Valentino era più un pilota da gara e da ritmo più che da qualifica, ed infatti ha molte più vittorie che pole position. Era più facile batterlo sul giro secco, ma era molto completo, un pilota con pochissimi punti deboli. Forse era meno talentuoso o esplosivo di Marquez e Stoner, ma era competitivo su tutto. Secondo il mio parere, è una persona super intelligente, sa capire in fretta le cose e risponde rapidamente, è naturale, ed anche in pista era così“.
Lorenzo ha poi riferito di essere stato colpito dall’enorme impatto mediatico che Valentino Rossi si era costruito: “Ad essere onesto, il potere mediatico di Valentino mi ha impressionato, e se io non fossi stato una persona così mentalmente forte, non avrei avuto possibili. Era difficile combattere contro di lui. Il contatto in Malesia nel 2015 tra lui e Marquez? Ne rimasi molto colpito, non si era mai visto un pilota che spingeva fuori dal circuito un altro così chiaramente. Il ginocchio di Valentino si è mosso e Marc è caduto. Ero arrabbiato, avrei voluto che lo squalificassero in quella gara, sarei andato subito in testa alla classifica in quel modo“.