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Mercato auto sempre più in ginocchio: il colosso costretto a chiudere tutto, gli operai tremano

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Giovanni Messi
Tempo di lettura: 2 minuti

Il mercato dell’auto sta vivendo il periodo più brutto della propria storia, ed ora un nuovo gigante del settore è costretto a chiudere alcuni impianti. Ecco la situazione e le prospettive.

L’aria che si respira nel mercato delle quattro ruote è purtroppo pessima, e ci racconta una soluzione che è arrivata al limite della sostenibilità non sul piano ambientale, ma su quello economico. La Ford ha annunciato il taglio di 1.000 dipendenti a Colonia, in Germania, mentre dalle nostre parti è ben nota la situazione del gruppo Stellantis, in crisi nera da troppi anni a questa parte.

Mercato auto la decisione è clamorosa – Reportmotori.it

Ben 20.000 su 32.000 dipendenti, in Italia, sono in regime di cassa integrazione, e molti di essi stanno optando per le uscite incentivate anticipate dall’azienda, stremati da una situazione tesissima e che si protrae da troppo tempo. La crisi che ha colpito l’automotive è di livello globale, ed anche alcuni marchi asiatici, che sino a poco tempo fa erano in piena forma, ora zoppicano. La Nissan è l’esempio rappresentativo in tal senso, e dopo aver chiuso diversi siti di produzione in giro per il mondo, ha preso un’altra decisione difficile da digerire. Scopriamo cosa sta accadendo.

Nissan, chiusi due importanti studi di design

Nel suo piano di ristrutturazione globale, la Nissan prevede di tagliare 20.000 posti di lavoro, ed ha ora chiuso due studi di design, uno situato negli USA, a San Diego, in California, ed uno a San Paolo, in Brasile. Entro marzo 2026, entrambi gli studi saranno dismessi, con i rispettivi programmi che verranno demoralizzati in altre sedi. Resteranno, dunque, solamente cinque centri di progettazione attivi a livello mondiale, due in Giappone, uno a Los Angeles, uno a Londra ed uno a Shanghai.

Nissan logo (ANSA) – Reportmotori.it

Alfonso Albaisa, a capo del design della Nissan a livello mondiale, ha rilasciato alcune dichiarazioni in un comunicato diffuso dalla casa nipponica: “Questa decisione strategica ci consente di concentrare sull’innovazione a monte i nostri sforzi, così come sulla mobilità futura, migliorando al contempo la nostra agilità creativa ed il nostro vantaggio competitivo in un panorama sempre più dinamico“.

Pensate che la Nissan ha fatto registrare una perdita netta di 671 miliardi di yen, pari a circa 4 miliardi di euro per l’anno fiscale che si è concluso alla fine del marzo scorso. La causa principale è inquadrata nel crollo delle vendite negli Stati Uniti d’America ed in Cina, e non è possibile, a causa dei dazi, pubblicare analisi e previsioni in merito ai risultati che arriveranno in futuro.