Niente elettrico o idrogeno, la startup brucia tutti: il nuovo carburante green che farà la differenza - reportmotori
Altro che elettrico o idrogeno: la nuova startup lancia il nuovo carburante green, può essere la svolta per l’industria dei motori.
L’industria dei motori viaggia a grandi passi verso la sostenibilità ambientale, un traguardo che le istituzioni europee puntano a raggiungere il prima possibile. I mezzi di trasporto per lungo tempo sono state tra le principali cause di inquinamento, per questo avere una mobilità a basso impatto ambientale è una priorità che l’UE punta a raggiungere limitando, come sta avvenendo ormai da tempo, sempre di più i veicoli a diesel e benzina.
L’elettrico sembra essere al momento la strada prediletta, sia dalle istituzione che stanno incentivando sempre di più l’acquisto di questo veicoli, che dalle aziende che stanno investendo molto su questo fronte. I veicoli a batteria stanno però faticando a conquistare una parte della clientela. Gli alti costi di produzione (che si traducono in alti prezzi di listino) oltre ai limiti legati all’autonomia e alle tempistiche di ricarica stanno frenando la diffusione di questi modelli, e rendono complicato per le aziende portare avanti la transizione elettrica e allo stesso tempo conciliare le necessità di bilancio e mantenere equilibrio tra costi e ricavi. Adesso però potrebbe esserci una nuova svolta, il nuovo carburante della startup punta a rivoluzionare il settore.
La Commonwealth Fusion Systems, startup nata nel 2018 dal Massachusetts Institute of Technology, ha annunciato di volere raggiungere la fusione nucleare in tempi brevi, un traguardo che aprirebbe risvolti incredibili dal punto di vista energetico e permetterebbe di avere a disposizione un potenziale incredibile di energia pulita, ricavandola dall’unione di atomi leggeri come il deuterio e il trizio, due isotopi dell’idrogeno. L’azienda ha investito quasi 3 miliardi di dollari nel progetto, che procede spedito.
Per l’inizio del 2030, l’azienda punta a mettere elettricità in rete, e ha già firmato un accordo di fornitura con Google. Il progetto, però, presenta ancora diversi punti da mettere a punto, che l’azienda conta di risolvere nei prossimi anni per dare vita ad una centrale operative che possa provvedere all’energia. Si lavora, insomma, per far si che vi siano carburanti e fonti di energia sempre più sostenibili e a basso impatto dal punto di vista ambientale. L’obbiettivo è eliminare il prima possibile diesel, benzina e ogni tipo di sostanza inquinante.