SUV Cina forme da sogno - Reportmotori.it
Oggi vi parleremo di un SUV che ha già attirato l’attenzione dei clienti, e che è prodotto da un marchio che ha anche un legame con il gruppo Stellantis. Ecco tutti i dettagli.
I marchi cinesi sono i grandi protagonisti del momento attuale in campo automotive, ed hanno messo nel mirino la conquista dell’Europa. In patria sono presenti oltre 100 marchi, molti dei quali stanno andando in crisi per la troppo forte concorrenza interna, e l’unico modo per sopravvivere è quello di andare a cercare fortune in altri mercati. Ebbene, questo è l’obiettivo del marchio Hongqi, che fa parte del gruppo FAW, il quale ha appena svelato una grande novità al Salone di Monaco di Baviera.
All’IAA Mobility 2025 è stato infatti presentato un nuovo SUV, vale a dire l’EHS5, che si va ad aggiungere alla gamma che già offre altri due modelli. Hongqi sfrutterà la piattaforma di Leapmotor in futuro, ovvero il marchio che in Europa è gestito dal gruppo Stellantis, il che significa che anche i grandi del settore hanno compreso il potenziale di questo brand. Andiamo a scoprire la storia del modello più ambio di casa Hongqi, un vero e proprio mostro del lusso.
Prodotta a partire dal 2020, la Hongqi EHS9 è un SUV elettrico lungo ben 5.209 mm, che ha delle dimensioni mastodontiche ed un design che ricorda, soprattutto nel frontale, le lussuose Rolls-Royce. C’è da dire che in Cina ha subito ottenuto un buon successo, ed è un modello disponibile solamente con propulsione elettrica, con larghezza di 2.010 mm, altezza di 1.731 mm e passo di 3.110 mm. Il peso non è da poco, visto che siamo nell’ordine dei 2.500 kg.
L’assemblaggio avviene presso lo stabilimento di Changchun, ed è un crossover SUV a 5 porte e con ben 7 posti a disposizione. La tinta è bicolore dotata di cerchi a 22″. Il motore elettrico ha una potenza di 215 cavalli per ogni asse, con una potenza totale di 430 cavalli. C’è poi una variante top di gamma da 329 cavalli al posteriore, per una spinta totale di 544 cavalli. Lo scatto tra 0 e 100 km/h in questo caso si completa in appena meno di 5 secondi, con la batteria da 92,5 kWh che consente di avere un’autonomia sino a 510 km. Insomma, niente male davvero, la conferma definitiva di come la Cina sia riuscita a sfruttare al meglio il potenziale dell’elettrico prima di tutti.