Addio elettrico, le nuove batterie dureranno per 20 anni: come saranno alimentate (reportmotori.it)
Si va sempre di più verso l’innovazione e ora l’elettrico rischia fortemente.
Non ci sono dubbi sul fatto che, da diversi anni a questa parte, si stia cercando sempre di più di imporre quella che sarà la mobilità del futuro. Allo stesso tempo è evidente come non siano mancati gli errori, in quanto si è cercato di accelerare sensibilmente le operazioni, il che non ha fatto altro se non creare diversi difficoltà e incertezze.
L’Europa però al momento sembra voler tirare dritta per la propria strada, senza prendere in considerazione un possibile passo indietro. Infatti si sta cercando di dare sempre più un senso alle auto elettriche, con queste che hanno così il compito di imporsi nell’immaginario collettivo, ma ora ci sono delle novità sempre molto attente all’ambiente.
Lo si vede con la volontà delle aziende di portare avanti quanto più possibile il piano legato all’idrogeno. Si tratta infatti di una delle scelte più ambiziose degli ultimi anni e ora vi è modo anche di ammirare il lancio di una batteria straordinaria e che permette di garantire una durata di ben 20 anni, stravolgendo dunque il settore.
Le grandi innovazioni nel settore delle auto stanno continuando a vista d’occhio e ora è tempo di ammirare ciò che ha portato alla luce la GES, ovvero la Green Energy Storage. Prima di tutto è bene ricordare come si tratti di un ambizioso progetto italiano, con la presenza anche della multinazionale Rina, con questa che è una realtà che opera nel campo della consulenza ingegneristica, di ispezione e di certificazione.
A dicembre del 2025 avverrà la tanto attesa definitiva presentazione che permetterà così di ammirare il lancio di una nuova favolosa batteria che si baserà sull’idrogeno. Un cambiamento che, come spiegano le varie aziende, avrà il grande merito di poter migliorare sensibilmente la durata della batteria, con la vita stimata che supera i 12 mila cicli, dunque si parla di un periodo medio tra i 15 e i 20 anni.
Questo dunque permetterà di ottimizzare sensibilmente i costi e non doversi trovare nelle condizioni di dover cambiare troppo velocemente l’auto. Per poter fare in modo che si sviluppasse questo piano, GES ha potuto ottenere dall’Unione Europea un totale di 61,5 milioni di euro, il che è il 98% dei costi complessivi e ora si attende il lancio sul mercato.