Fabbriche smantellate e chiusura totale, epilogo drammatico per il colosso delle auto: tristezza infinita a vederlo ridotto così (reportmotori.it)
La situazione per molte aziende automobilistiche è drammatico e ora si smantella la fabbrica di un colosso.
Negli ultimi anni si è fatta sempre più complessa la situazione per il settore delle automobili, con diversi marchi che hanno dovuto fare i conti con quella che è una chiara ed evidente crisi. Molti colossi devono fare i conti con il passaggio a quella che è una produzione elettrica che è ben lontana dal dare i risultati sperati.
Spesso e volentieri si devono così fare i conti con delle situazioni spesso molto complesse, con la chiusura delle fabbriche che è sempre dietro l’angolo. Lo sanno molto bene anche diversi colossi storici, con lo smantellamento che è una situazione tristemente comune in tutto il mondo, anche in quella Svezia che da un punto di vista motoristico ha saputo dare vita negli anni a tanti colossi.
La Volvo e la Polestar da anni fanno parte del Gruppo Geely, un colosso cinese che sa bene di avere in questi due colossi degli eccellenti alleati. Ora però è giunto il tempo di fare i conti con la crisi nera che dura da anni della Saab, con la casa scandinava che ora deve chiudere definitivamente il proprio stabilimento.
Già da diversi anni si è fatta sempre più dura e complessa la situazione attorno alla Saab, con il marchio svedese che da tempo deve fare i conti con una chiara ed evidente crisi. Si era cercato di salvare quanto più possibile del marchio, ma da anni la produzione è ferma e nessuno ormai sembra volerci più puntare.
I macchinari della fabbrica di Trollhattan li ha acquistati la Surples, azienda tedesca che è leader nel settore della vendita dei beni industriali che derivano da fallimenti o chiusure. Per quanto riguarda la fabbrica invece la situazione si è fatta via via sempre più drammatica e nessuno ha acquistato lo stabilimento, motivo per il quale si è arrivati allo smantellamento.
Dal 2023 la sede è in mano alla Stenhaga Invest, con l’area che dovrà essere riqualificata e si parla già di un nuovo progetto immobiliare. Una situazione davvero molto triste legata a quello che si presentava come uno dei più grandi colossi internazionali nel settore delle auto e che meritava un altro esito.