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La Cina ripudia l’idrogeno (per il momento) e punta su altro: il colosso ha deciso su quale tecnologia costruire il futuro

Published by
Michelangelo Loriga
Tempo di lettura: 3 minuti

Il no all’idrogeno della Cina ha dato il via ad ampie discussioni sul futuro sempre più prossimo. Un colosso è pronto a stupire tutti.

Uno dei temi maggiormente trattati in questi ultimi anni riguarda la scelta del motore da montare sui mezzi di trasporto. Quando gli esperti del settore dislocati in gran parte del mondo pensavano che il migliore potesse essere quello alimentato a idrogeno, dalla Cina arrivano notizie che vanno a contrapporsi a tale pensiero. C’è già un colosso fondato proprio in quest’ultimo Paese che sembra aver scovato l’alternativa migliore sotto vari aspetti e tutto ciò fa venire alla mente dei progetti futuri già ben delineati da parte dei suoi dirigenti.

La Cina ripudia l’idrogeno (per il momento) e punta su altro: il colosso ha deciso su quale tecnologia costruire il futuro – Reportmotori.it

Ovviamente, gli studi scientifici sul tema sono davvero tanti e taluni di essi non riescono ad arrivare a un risultato univoco e omogeneo. Di certo, il nemico numero uno da sconfiggere nel più breve tempo possibile è il carbonio, emesso in eccesso nell’ambiente dalle automobili endotermiche. La lotta è combattuta da parte degli scienziati a suon di ricerche effettuate nei laboratori di tutto il mondo con degli strumenti sempre più all’avanguardia.

Da quelli cinesi sembrano esser certi che una soluzione migliore all’idrogeno c’è e deve esserci, sicché non è del tutto innocuo come sembrerebbe. Secondo il sito Eldiario24.com, anch’esso sprigiona nell’ambiente dei gas pericolosi, similmente a quelli rilasciati da parte delle auto alimentate a benzina e a gasolio. Proprio per questo motivo, un colosso del settore ha deciso di puntare su qualcos’altro e lo sta facendo con tutte le sue forze, fisiche ed economiche.

Cina, l’alternativa all’idrogeno già c’è

Nel caso in cui avvenisse una produzione dell’idrogeno in maniera poco sostenibile, allora potrebbe rilasciare nell’ambiente degli ossidi di azoto molto pericolosi. Le aziende ci hanno insegnato negli anni che possono sbagliare o camuffare alcuni valori, ma se succedesse nella suddetta fase produttiva il problema ambientale e, quindi, climatico non potrebbe essere risolto così semplicemente come si pensava.

Cina, l’alternativa all’idrogeno già c’è – Reportmotori.it

La BYD ha deciso di puntare, infatti, su un’alternativa che già c’è e che costa anche meno in confronto all’idrogeno. Inoltre, a rendere quest’ultimo elemento di difficile attuazione nell’immediato sono anche lo stoccaggio e la mancanza di infrastrutture adeguate. Secondo un ricercatore senior del MIT Energy Initiative, però, il futuro delle auto a idrogeno è più luminoso, anche se forse la situazione non migliorerà entro 5 anni.

Il marchio BYD ha deciso di puntare sui veicoli elettrici, i quali al momento sembrano essere i migliori sia in termini di costi che di popolarità a livello mondiale. Inoltre, sembrano essere maggiormente sostenibili in confronto a tutte le altre alternative del momento. La BYD 4WD da 1.086 CV della gamma Han L, dedicata alla dinastia cinese, è ad esempio alimentata da batterie a litio-polimero (LFP), attualmente fra le migliori esistenti, sia perché non contengono né cobalto né nichel, che perché sono più semplici da riciclare. Inoltre, hanno dei cicli di vita più lunghi e garantiscono una maggiore sicurezza termica.