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Offerta di lavoro in casa Ford: il ruolo ricercato è super bizzarro e facile da fare, non servono particolari abilità

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Antonio Pinter
Tempo di lettura: 3 minuti

Ford cerca una specializzazione davvero fuori dagli schemi. Eppure è un’offerta di lavoro vera, che offre prospettive concrete.

Ford sorprende ancora, non solo per i suoi modelli iconici, ma anche per le posizioni lavorative che propone. Tra Mustang, Bronco ed Explorer, i nomi dei modelli del marchio sono diventati parte dell’immaginario di ogni appassionato di auto.

Ford, una strana offerta – reportmotori.it

Ora però la casa dell’Ovale Blu vuole andare oltre e affida la scelta dei nomi a una figura dedicata: chi riesce a combinare creatività e strategia potrebbe essere il prossimo a lasciare il segno nella storia del marchio. La curiosità sale, così come il desiderio di capire se davvero chiunque possa firmare questa nuova fase dell’identità Ford.

L’esperto di nomi: un lavoro bizzarro ma importantissimo

La ricerca è ufficiale: Ford vuole inserire in squadra un “nomenclature strategist”, una figura che si occuperà di ideare i prossimi nomi della casa. Sembra il classico impiego bizzarro, di quelli che attirano l’attenzione per originalità. Eppure, dietro questa scelta insolita c’è un percorso preciso: il nuovo assunto affiancherà il Direttore Globale della Nomenclatura e collaborerà con il Centro di Eccellenza creato per occuparsi proprio della gestione dei nomi.

Ford Edsel, ebbe bisogno di un esperto di nomi  (WikimediaCommons) reportmotori.it

Non serve avere super poteri, ma la posizione non è lasciata al caso: bisogna avere almeno sei anni di esperienza nel settore, saper mescolare fantasia e strategia aziendale e individuare proposte che restino impresse, che rispecchino lo spirito del marchio e siano utilizzabili senza problemi legali. Niente estrazioni a sorte o colpi di genio estemporanei: approvare una nuova denominazione richiede l’ok di tutta la squadra e i vincoli sulla registrazione sono tanti.

Oggi non basta un poeta come negli anni Sessanta, quando per il modello Edsel la casa scelse di affidarsi ai suggerimenti di Marianne Moore, celebre per la sua vena creativa. Le sue idee – da Faberge a Utopian Turtletop – non convinsero e alla fine si puntò sulla tradizione, richiamando la famiglia fondatrice del marchio. Un caso che insegna quanto sia delicato trovare l’equilibrio tra originalità e riconoscibilità.

Il Centro di Eccellenza per la Nomenclatura è il cuore della strategia di Ford: qui non si assegnano solo i nomi alle auto, ma anche ai servizi aziendali, come Ford Pro e altri elementi interni di cui spesso il pubblico ignora l’esistenza. Un lavoro profondo, che si muove tra esigenze commerciali e creatività, sempre con l’obiettivo di mantenere coerenza con la storia del brand.

Chi volesse candidarsi deve essere pronto a entrare in una realtà internazionale: il ruolo, definito Leader Level 6, prevede una retribuzione che parte dai 112.000 e può sfiorare i 212.000 dollari, ma è richiesto un bagaglio di competenze solido. Gli aspiranti “namer professionisti” dovranno dimostrare di saper proteggere e innovare l’identità del marchio, anche se da fuori il lavoro appare più facile di quanto sia davvero.

Pensavate che bastasse una buona idea per lasciare il segno nel mondo dell’auto? In casa Ford, anche i nomi migliori nascono da vera maestria e grande lavoro di squadra.