L'auto preferita di Enzo Ferrari non era una Ferrari: imbarazzo a Maranello, non era nemmeno italiana (Ansa) - Reportmotori.it
Incredibile ma vero, Enzo Ferrari preferiva una straniera alla Ferrari e alle italiane. Ne era davvero innamorato.
Quando è il cuore a parlare, la concorrenza può anche esser messa da parte. Molto probabilmente, l’imprenditore Enzo Ferrari la pensava in questo modo e proprio per tale motivo ha deciso di esporsi e dimostrare tutto il suo amore per un gioiello più unico che raro. È un’auto d’altri tempi, una di quelle capaci di far rimembrare un periodo d’oro per l’economia italiana, ma non solo per quella.
All’epoca, infatti, c’era una casa automobilistica che stava divenendo sempre più prestigiosa dopo circa 16 anni dalla sua fondazione. Nel 1961, fino al 1975, ha prodotto in tre serie un modello che è entrato nella storia e lo ha fatto anche grazie alle parole pronunciate proprio da Enzo Ferrari. “Questa è l’auto più bella al mondo”, disse di lei il Drake, dando uno smacco a tutto il settore automobilistico italiano, compresa la sua azienda. Come dagli torto, però, visto lo splendore e la potenza che questo fantastico esemplare riusciva a emanare.
Furono 70.000 le unità prodotte e ancora oggi sembrano avere uno stile moderno e attuale impressionante. Il designer era stato Malcolm Sayer, ovvero un ex ingegnere aeronautico, e le donò delle caratteristiche davvero distintive. Il suo cofano era lungo e con passaruota prominenti, i fari carenati (nella serie 1), gli scarichi centrali doppi e il profilo slanciato, oltre che filante.
Quello fra il Drake e la sua auto preferita a livello estetico fu un colpo di fulmine. Eppure, fu un amore che non sbocciò realmente, sicché non acquistò mai quella che secondo lui era l’auto più bella al mondo. Le parole di Enzo Ferrari furono riportate da Gino Rancati, il biografo che fece parte dell’entourage gestito da parte del Commendatore.
L’auto in questione era la Jaguar E-Type, un esemplare senza precedenti capace, peraltro, di conquistare il record di velocità nel 1961 con ben 242 km/h sul circuito belga di Jabbeke, entrando nell’esclusivo “150 mph Club” dedicato alle auto di serie.
Inoltre, nel 2004 “Sports Cars International“, rivista statunitense, la mise al primo posto all’interno della classifica delle auto sportive di riferimento negli anni ’70. La Jaguar E-Type, quindi, ha fatto la storia, anche per i tanti successi ottenuti nel mondo delle corse sportive. Basta ricordare la “The Beast”, ovvero la versione potenziata e modificata da parte della Rob Beere Racing e dell’ingegnere Fred Cliffe.