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Elkann l’ha venduta agli indiani, addio a un’eccellenza italiana: ecco quanto è costato un pezzo di storia

Published by
Francesco Domenighini
Tempo di lettura: 2 minuti

Arriva la cessione di un grande colosso italiano alla realtà indiana e non mancano di certo le polemiche su John Elkann.

Il mondo dei motori sta subendo dei grossi problemi in questi ultimi anni, tanto è vero che anche i principali colossi europei devono fare i conti con una crisi che è davvero difficile da ricordare in passato. L’Italia è una delle nazioni che da sempre ha avuto un ruolo centrale nel settore dei motori, ma ora si iniziano a perdere i pezzi.

Elkann l’ha venduta agli indiani, addio a un’eccellenza italiana: ecco quanto è costato un pezzo di storia (Ansa – reportmotori.it)

La maggior parte dei colossi italiani è parte integrante del Gruppo Stellantis, con John Elkann che ne è a capo, ma che ha alcuni marchi anche nella sua holding di Exor. Da un po’ di tempo però è chiaro come Elkann stia ampliando sensibilmente i propri orizzonti, con l’acquisizione di una serie di startup che non sono legate al settore delle auto.

Intanto arrivano anche altre brutte notizie, con Iveco che ormai era parte di Exor. Il colosso del settore dei veicoli commerciali era da tempo finita sotto il mirino di Tata Motors e dopo diverse voci, ecco che è arrivata la decisione finale.

Iveco ceduta a Tata Motors: operazione da 3 miliardi di euro

Arriva la vendita definitiva di Iveco al colosso indiano di Tata Motors, con la decisione che è un durissimo colpo per l’Italia. La decisione era comunque nell’aria già da molto tempo e arriva al termine di un’operazione molto onerosa che è di ben 3 miliardi di euro.

Iveco ceduta a Tata Motors: operazione da 3 miliardi di euro (Ansa – reportmotori.it)

Un’operazione che però sta facendo discutere, anche perché il tutto è finito in Parlamento, con Adolfo Urso, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che aveva spiegato come non fosse contrario a investimenti stranieri, ma servivano garanzie per sostenere la filiera del Belpaese e i lavoratori.

I sindacati stanno inoltre cercando di capire in che direzione evolverà la vicenda, anche se dalla nota congiunta di Tata e Iveco si evince come vi sia la volontà di confermare come non ci sarà la chiusura di alcun sito produttivo e non si andrà verso la riduzione della forza lavoro. Tata Motors è un colosso affidabile e molto noto, tanto è vero che Iveco aveva accresciuto il proprio valore in Borsa dopo le notizie di una sua acquisizione, ma ora si devono attendere i fatti.