Altro+disastro+nel+mondo+dei+motori%3A+un+vero+e+proprio+colosso+dichiara+bancarotta
reportmotoriit
/2025/07/28/altro-disastro-nel-mondo-dei-motori-un-vero-e-proprio-colosso-dichiara-bancarotta/amp/
Auto

Altro disastro nel mondo dei motori: un vero e proprio colosso dichiara bancarotta

Published by
Antonio Pinter
Tempo di lettura: 3 minuti

C’è agitazione tra gli appassionati di motori: uno dei nomi storici del settore si trova in acque turbolente, con esiti ancora tutti da chiarire.

Nei corridoi del settore si respira un’aria sospesa. Da anni, le botteghe specializzate nel trasformare vecchie glorie in pure emozioni su quattro ruote hanno visto il proprio pubblico crescere a vista d’occhio. Auto d’epoca dalle linee inconfondibili, ma con il cuore pulsante di tecnologie moderne: questo il vero sogno dei cultori del genere.

Disastro nel mondo dei motori (Classic Recreations) reportmotori.it

Anche una storia di successo può conoscere bruschi cambi di scena, se le condizioni cambiano e la strada si fa in salita. Ora, proprio uno di questi protagonisti si trova a dover scrivere un capitolo difficile della propria storia.

Un riferimento mondiale è alle corde

Era il 2005 quando, a Flower Mount, Texas, nasceva un’officina destinata a lasciare un segno profondo nell’universo delle auto personalizzate. In pochi anni Classic Recreations era diventata sinonimo di restomod d’autore. La specialità di casa: Ford Mustang, AC Cobra e Chevrolet Camaro, con uno sguardo fisso sulle S di Shelby. A renderla unica era anche la licenza ufficiale per realizzare repliche Shelby, un sigillo che parlava chiaro agli intenditori.

Un riferimento mondiale è alle corde (Classic Recreations) reportmotori.it

Basti pensare ai loro progetti più celebri, come la Mustang “Hitman” del ‘69, la Cobra “Diamond Edition” e la Shelby GT500CR Classic: pezzi che andavano ben oltre la semplice estetica, nascondendo sotto pelle motori recentissimi, trasmissioni evolute e assetti capaci di regalare vere prestazioni da supercar moderna.

Un approccio che aveva fatto scuola, convincendo un pubblico sempre più vasto e portando clienti da ogni angolo, desiderosi di realizzare il proprio sogno su misura. Non solo look d’altri tempi, quindi, ma anche comfort aggiunti, come sedili rinnovati e soluzioni moderne per la guida di tutti i giorni.

Eppure, non ci si nutre di gloria per due decenni senza affrontare qualche tempesta. Secondo le informazioni circolate, la situazione finanziaria della società è ora critica: attivi tra 500 e 1 milione di dollari, a fronte di debiti che arrivano fino a 10 milioni. Da qui la scelta obbligata della procedura di Chapter 11, che consente di ristrutturare l’indebitamento sotto la supervisione del tribunale

A complicare i piani c’è una notizia che pesa come un macigno: Classic Recreations avrebbe perso anche la licenza per produrre le prestigiose Shelby. Se pure riuscirà a ripartire, l’offerta non potrà più contare su quella carta fondamentale che aveva reso la sua firma inconfondibile.

Al momento, resta il dubbio su cosa accadrà: la produzione di nuove auto proseguirà? Saranno possibili ancora esemplari personalizzati nel vecchio stile? Certezze non ce ne sono. Quel che è certo, però, è che un altro protagonista del settore è costretto a cedere il passo, lasciando un vuoto non solo nella nicchia del restomod, ma anche nell’immaginario di chi considera le quattro ruote molto più di semplici oggetti.