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Ferrari F80, com’è fatta dentro la Rossa del momento? Il segreto più grosso è nel cruscotto

Published by
Antonio Pinter
Tempo di lettura: 2 minuti

La nuova Ferrari F80 svela le sue soluzioni più sorprendenti senza giocare a nascondino:  il cruscotto sembra uscito da un film di fantascienza: 

L’attesa per la Ferrari F80 si è trasformata subito in fermento tra gli appassionati: il Cavallino ha calato il suo asso con una hypercar nata per sorprendere. Questa volta, Maranello va oltre ai miti degli anni passati e alza ancora l’asticella sul fronte della tecnologia.

Ferrari F80, com’è fatta dentro (Ferrari) -reportmotori.it

Tra interni che gridano corsa e soluzioni inaspettate, la Rossa del momento rovescia le aspettative e mostra dove può arrivare il design al servizio delle prestazioni. All’apparenza, si nota subito che l’abitacolo della F80 non ha nulla di tradizionale: qui, ogni elemento è spinto al limite, persino nella scelta dei materiali e nelle colorazioni.

L’abitacolo della F80: com’è fatta la rossa del momento

Basta aprire la portiera per capire che la F80 gioca in un altro campionato. L’ambiente interno punta tutto sull’essenzialità, ma senza mai scadere nello scontato. La configurazione 1+ esalta il carattere da monoposto: al volante ci si sente piloti, ma accanto il sedile passeggero — arretrato rispetto a quello di guida — lascia intuire che il ruolo da protagonista spetta sempre e solo a chi stringe il cerchio fra le mani.

L’abitacolo della F80 (Ferrari) Ferrari F80, com’è fatta dentro

Il colore nero dominante mette in risalto la trama grezza della fibra di carbonio, mentre piccoli dettagli, come le cinture rosse a quattro punti e le cuciture coordinate, impreziosiscono l’insieme con tocchi di personalità.

Cinque differenti tinte per i sedili danno la possibilità di cucirsi addosso l’auto, e chi ama osare non potrà ignorare la versione gialla, pensata per chi vuole distinguersi all’interno di una nicchia già esclusiva.

Il frontale della plancia lascia davvero senza parole: il volante, quasi ovale, vanta integrazioni gestibili completamente dalle mani del pilota. Il display lato passeggero amplia l’esperienza di bordo, non relegando più chi siede accanto a solo spettatore ma concedendo funzioni interattive, soprattutto grazie al sistema di mirroring e al caricatore wireless per lo smartphone.

La vera chicca è il cruscotto: linee avveniristiche e una cascata di comandi che, per logica di disposizione e intuitività, ricordano più una postazione da astronave che la plancia di una stradale. La supervisione elettronica è affidata al Side Slip Control 9.0, abbinato allo stimatore FIVE: una combinazione che consente di replicare in digitale il comportamento dinamico della vettura, partendo dalla lettura istantanea dei sensori sparsi ovunque.

Un passo ulteriore che sancisce quanto la Maranello di oggi abbia voglia di stupire, non solo partendo dai cavalli o dai prezzi, ma anche, e soprattutto, dal modo in cui ci si sente una volta saliti a bordo.