L'ammissione di Sebastian Vettel (Ansa) Reportmotori.it
Sebastian Vettel ha lasciato un segno nel cuore dei ferraristi, ma non ha intenzione di mettere in secondo piano il team che lo ha reso una leggenda.
Se tutto dovesse andare come nei programmi Sebastian Vettel ricoprirà un ruolo di primo piano nell’organigramma della Red Bull Racing. Insieme a Max Verstappen, il tedesco è stato il volto più vincente del drink team. Esploso nello Junior Team Toro Rosso, Seb ha costruito la sua aurea con vittorie a raffica nei suoi primi anni nel circus all’ombra di Marko, Newey e Horner. La triade della squadra con Milton Keynes era nel pieno dello splendore e oggi sembrano lontanissimi quei momenti di gioia. La recente cacciata del team principal inglese e il passaggio del progettista più vincente della storia della F1 in Aston Martin hanno indebolito la squadra anglo-austriaca.
Seb, oltre al manico, aveva anche una gran testa. Brillante, poliglotta e carismatico potrebbe ricoprire un ruolo di primo piano al muretto della Red Bull Racing. Laurent Mekies, subentrato a Horner, si è ritrovato in paradiso per ora, ma il futuro potrebbe avere un nome e un cognome: Sebastian Vettel. Dopo aver vinto quattro titoli con la Red Bull, Sebastian Vettel si trasferì alla Ferrari nella stagione 2015. Arrivato per percorrere le orme del suo idolo Michael Schumacher non riuscì a riportare il Cavallino sul tetto del mondo, chiudendo in due occasioni al secondo posto.
Il tedesco ha vinto 14 GP al volante della Rossa, ma è con la Red Bull Racing che è stato perfetto. “Non rimpiango quel passo in sé – ha affermato il 38enne nel podcast di ORF Sport am Sonntag – Penso che mi abbia portato molto in questo senso, in termini di esperienza e di comprensione di ciò che avevo alla Red Bull all’epoca“.
Dato che “si è attenuto troppo strettamente a certi accordi“, il passaggio dalla Red Bull alla Ferrari è stato un po’ traumatico e sarebbe dovuto avvenire in modo diverso. “Ma nel complesso mi sono trovato benissimo e ho ancora un ottimo rapporto con tutte le persone con cui ho lavorato all’epoca. Però credo che sarebbe stato più dignitoso parlarne apertamente e magari non attenersi a quella clausola“, ha dichiarato il tedesco.
“Le persone e i momenti che abbiamo condiviso, e quanto ci ha unito – ha assicurato Vettel – Anche se in seguito ho trascorso un periodo molto bello in Ferrari, una parte importante di me si identifica ancora con la Red Bull e la Red Bull Racing“.