MotoGP piloti in azione (ANSA) - Reportmotori.it
La MotoGP può contare sulla presenza di cinque case costruttrici al giorno d’oggi, ma per il futuro di una di esse, si teme da diversi mesi. Ecco qual è il futuro della squadra.
La MotoGP è in azione al Sachsenring per questo fine settimana, dove si disputa il Gran Premio di Germania, a casa di Marc Marquez potremmo dire considerando i suoi risultati in carriera da queste parti. Le pre-qualifiche del venerdì hanno visto prevalere Fabio Di Giannantonio, ma la sensazione è che il nativo di Cervera resti il grande favorito, visto il gran feeling messo in mostra sin dalle prime battute del week-end.
Pecco Bagnaia si è confermato in difficoltà, pagando anche l’impatto con il traffico, ma la Ducati appare generalmente imprendibile anche qui in terra teutonica. Nel frattempo, si parla anche di futuro della MotoGP e della griglia che vedremo negli anni a venire, in termini di costruttori in questo caso. La KTM potrebbe infatti proseguire senza problemi nel mondiale, dopo mesi di incertezze a causa della devastante crisi finanziaria che ha colpito la casa di Mattighofen. Ecco gli ultimi aggiornamenti che potrebbero portare ad una svolta positiva della vicenda.
Da oltre un anno, la KTM, intesa come azienda, è finita in una crisi finanziaria che ha portato alla procedura di amministrazione controllata, in modo da poter ripagare gli oltre 3 miliardi di euro di debiti accumulati con i fornitori, avviando un rilancio del marchio. Fondamentale, nel processo di salvataggio, l’intervento dell’indiana Bajaj Auto, che è divenuta azionista di maggioranza della casa austriaca. Il processo di acquisizione da poco iniziato dovrebbe concludersi nel 2026.
Non sono mancati i dubbi in merito al seguito del programma di KTM in MotoGP, dato il cambio di proprietà, ma ora si inizia a fare chiarezza, in senso del tutto positivo. Secondo quanto riportato dal media indiano “Bike India“, proprio nel corso di queste ore, Bajaj Auto non avrebbe problemi a consentire il proseguimento del programma KTM in top class, mettendolo dunque a riparo dal pericolo di chiusura, di cui tanto si è parlato in questi mesi.
Certo è che la KTM dovrà fare dei decisi passi in avanti se vuole sperare di tornare a lottare per le posizioni che contano e mantenere Pedro Acosta anche in futuro. L’ultima vittoria in MotoGP risale al 2022, un digiuno troppo lungo, e quest’anno, a parte qualche prestazione sporadica di Maverick Vinales e dello stesso Acosta, c’è stato ben poco da festeggiare per la squadra austriaca. Vedremo cosa le riserverà il futuro.