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Nuova Mahindra XUV500: caccia di 7 posti

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Mahindra XUV500

All’interno del segmento SUV la folla è sempre più densa e tutti i modelli presenti cominciano davvero a scontrarsi gomito a gomito.

Ma non tutti i SUV, specie quelli lunghi circa 4,60 metri hanno la possibilità di offrire la terza fila di sedili, garantendo così il trasporto di 7 persone.

Il Mahindra XUV500 che abbiamo provato all’interno dell’autodromo di Franciacorta fa parte di questa fetta di mercato idonea alle famiglie numerose o che viaggiano sempre in compagnia.

Nei suoi 4.58 metri di lunghezza il nuovo Mahindra XUV500 ha tre file di posti per riuscire a portare a bordo 7 persone, per giunta le due in ultima fila nemmeno tanto scomode, ma il problema è che con il sesto e settimo posto alzato il bagagliaio è del tutto inesistente.

Si ha davvero pochissimo spazio per riporre eventuali bagagli, che quindi ci si comincia a chiedere dove possano finire.

Se invece si mantiene la configurazione a 5 posti è solo il ripiano inclinato a creare qualche problema, ma di certo lo spazio non manca. 

Questo XUV500 si è rifatto un po’ il look rispetto al passato ed ha cambiato particolari sia estetici che tecnici, così da rendersi un’auto quasi del tutto nuova.

Cambiano i fari anteriori così come gli stop posteriori, ma arrivano anche luci a LED, una nuova mascherina anteriore e soprattutto degli spoiler aerodinamici direttamente nella parte posteriore.

Non affatto male l’aggiornamento, che invece dal punto di vista tecnica ha visto l’arrivo del sistema infotainment aggiornato, che sfrutta anche due display dietro i poggiatesta.

Tra le varie forme di connettività offerte c’è anche Android Auto, ma non è ancora attivo – almeno per il momento – Apple Car Play.

Il motore ha invece visto la riprogettazione dei supporti, che quindi possono offrire sicuramente un maggiore confort, ma in effetti l’impossibilità di poter scegliere il nuovo XUV500 in versione con cambio automatico non sappiamo quanto possa premiare.

Solo il cambio manuale a sei rapporti è previsto, forse non la scelta principale per il cliente che vorrebbe portare a casa un SUV 7 posti.

Sicuramente il prezzo potrebbe essere una discriminante, perchè questo nuovo Mahindra si porta a casa con prezzi a partire da 21.250 euro (prezzo chiavi in mano della versione con allestimento W6 e sola trazione anteriore).

Ma la domanda vera è: come va su strada?

Ebbene dopo aver fatto i conti con una posizione di guida da interpretare bene ma soprattutto con una plancia non esattamente prodotta con i materiali più nobili sul mercato, il motore diesel 2.2 litri da 140 cavalli comincia a spingere le oltre due tonnellate di auto.

Freno a mano a leva (che punta anche un po’ verso il conducente) abbassato e cambio che non ha problemi nel servirti subito la prima marcia, così come il morbido pedale della frizione ti fa partire lento e senza alcuno sforzo, si punta dritti verso la lingua di asfalto del test.

Prima in pista, essendo auto non targate, poi diretti verso un breve percorso offroad.

In pista la cosa più evidente è lo sterzo che fa un po’ quel che gli pare in alcune situazione, soprattutto quando si incontrano sotto le ruote alcuni ostacoli come i cordoli.

Si avvertono proprio dei colpi secchi, di quelli che se non sei lì con le mani salde potresti sbandare facilmente. Ovviamente la nostra è stata una situazione estrema ad una velocità mediamente alta, però ci sentiamo di segnalare questo atteggiamento.

Il peso non esattamente piuma del SUV Mahindra lo fa ovviamente rollare, non ci saremmo aspettati altri ma soprattutto non avremmo preteso un comportamento differente.

Questa è un’auto da famiglia che vuole essere comoda, ed infatti nel percorso offroad con sconnessioni più o meno importanti ha messo in luce le sue potenzialità.

Si tratta dell’assorbimento delle asperità, dalle quali riesce anche ad isolare discretamente l’abitacolo creando una sorta di cuscinetto d’aria. Quindi sotto questo punto di vista il lavoro è stato decisamente positivo.

Anche l’elettronica fa il suo dovere con sistemi che aiutano durante le discese più ardue, mentre i freni hanno addirittura retto uno stress termico un po’ più spinto; d’altronde nulla ci ha vietato di provare a divertirci un po’ in pista, con annesse staccate, no? 

In definitiva Mahindra XUV500 resta comunque un’auto spartana rispetto a ciò a cui siamo abituati in Europa, questo c’è da ammetterlo.

Soprattutto la plancia non è il massimo, ma anche la strumentazione non scherza (ed i due piccoli display tondeggianti non sono leggibilissimi al sole).

In compenso spazio e possibilità di caricare a bordo 7 persone sono i veri punti di forza.

Claudio Anniciello
redazione@reportmotori.it

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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