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Inaugurata la Targa Florio Classica 2018

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Targa Florio Classica 2018

Dal cuore di Palermo, in una affollata Piazza Verdi animata dal Targa Florio Village – vero e proprio spazio espositivo che fa da contorno alla magica manifestazione – alle 18.30 si è ufficialmente inaugurata la Targa Florio Classica 2018, rievocazione della corsa più leggendaria al mondo, che quest’anno registra 150 equipaggi. 

Numerosi gli equipaggi nazionali (di cui 17 siciliani) ed internazionali provenienti dai cinque continenti tra cui Regno Unito, Svizzera, Spagna, Germania, Olanda, Finlania, Nord e Sud America, Giappone, Hong Kong, Sudafrica ed Australia (con tre equipaggi che, a fine novembre, gareggeranno al “Targa Florio Australian Tribute 2018”, nello Stato di Victoria con partenza e arrivo a Melbourne) iscritti alla Targa Florio Classica 2018 – con vetture storiche degli anni compresi dal 1927 al 1976 – e al Ferrari Tribute to Targa Florio.

L’ultima tappa del Campionato Italiano Grandi Eventi si consumerà su un percorso di 676 Km di strade aperte al traffico con velocità media non superiore ai 40 Km/h: gara di regolarità con  105 prove cronometrate di abilità (effettuate con pressostato, al centesimo di secondo), 8 prove di media con 26 rilevamenti in totale, 9 Controlli Orari e 7 Controlli Timbro. La partenza da Palermo- Università degli Studi di Viale delle Scienze alle ore 08.30 di domani, venerdì 5 ottobre e l’arrivo è previsto a Palermo – Piazza Giuseppe Verdi, domenica 7 ottobre, a partire dalle ore12.30.

Il Museo dei Motori del Sistema Museale dell’Università di Palermo è sede operativa per il settimo anno consecutivo della Targa Florio Classica ed il Ferrari Tribute e quest’anno ospita la mostra “Nel segno del Cavallino Rampante, Francesco Baracca tra mito e storia”, organizzata in collaborazione con l’Aeronautica Militare, con sede presso il Dipartimento dell’Innovazione Industriale e Digitale. Il pubblico di appassionati può ammirare e assistere alle partenze delle vetture esposte nel piazzale in viale delle Scienze, presso l’edificio 8 Macchine – Scuola Politecnica. 

Venerdì 5 ottobre, la tappa nella provincia trapanese ripercorrerà al contrario lo storico percorso di Garibaldi fino a giungere a Marsala, dove è prevista una pausa alle rinomate Cantine Florio e ritorno attraversando le storiche saline.Tra le località più significative segnaliamo Erice, centro medievale che sovrasta Trapani a picco sul mare, importante per il centro studi Ettore Maiorana. 

La Targa Florio 2018, insieme al Ferrari Tribute, si arricchisce ulteriormente di partecipazioni, eventi e premi speciali, come la Classifica Prove di Media intitolata a Ugo Sivocci, vincitore della Targa Florio del 1923 e padre del simbolo del Quadrifoglio e la Coppa delle Dame, dedicata quest’anno ad una delle più celebri donna pilota della storia dell’automobilismo, Maria Antonietta Avanzo. A tale proposito, nell’anno di commemorazione dei trent’anni dalla scomparsa della Volpe Argentata, il pilota Piero Taruffi vincitore tra le altre dell’edizione 1954 della Targa Florio su Lancia 3300, la figlia Prisca, navigata da Mariella Tomasello, gareggia alla Targa Florio Classica 2018, con una Giulietta Spider del 1961. Alternando la sua attività di giornalista a quella di pilota, Prisca Taruffi ha ereditato dal padre la passione per le gare automobilistiche, laureandosi nel 1989 Campionessa Italiana Rally e vincendo la classifica femminile della Targa Florio, oltre a classificarsi nona assoluta. Prisca è promotrice della “Volpe Argentata Event” in onore del padre Piero Taruffi definito dall’amico-rivale Tazio Nuvolari lo “stradista più forte al mondo” avendo vinto tutte le corse su strada più famose (Carrera Panamericana, Mille Miglia) oltre a tutte le più importanti corse siciliane tra cui naturalmente la Targa Florio del ‘54 con ben 5 partecipazioni e il Giro di Sicilia 8 volte (con 2 vittorie). Noto ed apprezzato driver nella terra siciliana che amava e che lo ha consacrato campione, Piero Taruffi considerava la Targa Florio e il Giro di Sicilia corse estremamente tecniche in considerazione delle numerosissime curve di varie tipologie e dell’ insidioso fondo stradale, come ci confida la figlia Prisca. 

Riguardo il circuito delle Madonie, parte integrante della Targa Florio e del Giro di Sicilia, Piero Taruffi, da vero ingegnere, aveva calcolato che per rendere al massimo doveva tenere un’ andatura del 2-3% sotto il suo limite. Adottando questa strategia, riusciva spesso a battere avversari con auto più potenti della sua ma che finivano per commettere errori a causa di crollo fisico.

Così accadde con Luigi Musso nella Targa Florio del ‘54: stremato dalla stanchezza dovette fare una sosta per dissetarsi,durante l’ultimo giro di gara, all’altezza di Polizzi Generosa:la Volpe Argentata ne approfittò, modificando la sua solita tattica di gara e vincendo l’ edizione del 1954 con la Lancia 3300.

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