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Prove libere a Melbourne

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Nella giornata d’apertura del Campionato del Mondo di Formula 1, la Ferrari ha voluto dare oggi un segno di solidarietà per il popolo giapponese, così duramente colpito dal terremoto e dal conseguente maremoto due settimane or sono, decorando le due 150° Italia con una frase in giapponese e la bandiera di quel Paese. Nelle tre ore di prove libere di oggi, i due piloti della Scuderia Ferrari Marlboro hanno completato in totale 102 giri, 48 con Fernando Alonso e 54 con Felipe Massa.
Fernando Alonso: “Ancora niente di nuovo e non poteva essere altrimenti. Queste due sessioni di prove libere non hanno chiarito veramente i reali rapporti di forza in campo: stamattina la Red Bull è andata bene, nel pomeriggio è toccato alla McLaren, noi e la Mercedes siamo rimasti sempre lì e anche la Williams e la Renault sembrano essere competitive. Ci sono tante squadre che possono dire la loro nella lotta per la vittoria ed è quindi chiaro che bisognerà fare un bel sabato senza errori se si vuole partire nelle prime file. Oggi ci siamo concentrati soprattutto sull’analisi del comportamento delle gomme Pirelli, che qui sembrano andare in maniera un po’ diversa rispetto a quanto si era visto nei test, anche perché l’asfalto presenta caratteristiche molto differenti. Per quanto riguarda la strategia, bisognerà essere molto flessibili durante la gara perché ancora conosciamo troppo poco gli pneumatici per poter dire con certezza a quale giro sarebbe meglio fermarsi: per quello che si è visto oggi, magari puoi fare dieci giri con un treno di gomme oppure trenta! Sono contento del rendimento della macchina: all’inizio c’era un po’ di sottosterzo e manca ancora di un’aderenza perfetta sull’anteriore ma è andata meglio di quanto mi aspettassi. Abbiamo voluto essere vicini come Ferrari al Giappone girando con una dedica particolare al popolo di un Paese cui la Formula 1 deve molto e dove c’è un grande seguito per il nostro sport.”
Felipe Massa: “Abbiamo provato tante cose in queste due sessioni di prove libere, diversificando il lavoro con il mio compagno di squadra in modo da esplorare strade diverse per prepararci per il prosieguo del weekend. Mi aspettavo di ottenere un tempo più veloce, anche perché con le morbide la prestazione migliore è arrivata soltanto al quarto giro. Con le dure, nella serie di giri più lunga, non è andata un granché, anche perché c’è stata qualche goccia di pioggia a complicare la situazione. Per quello che abbiamo visto, la gomma morbida si degrada meno di quello che si sarebbe potuto prevedere ma dobbiamo capire se sarà così anche in gara. Sicuramente questo è un tracciato molto meno severo per gli pneumatici rispetto, ad esempio, a Barcellona, dove abbiamo provato tanto: quest’anno sarà fondamentale studiare bene il loro comportamento circuito per circuito. La differenza di prestazione assoluta fra i due tipi di gomme è molto significativa. McLaren e Red Bull sembrano molto forti ma ci sono anche altre vetture che possono dire la loro.”
Pat Fry: “Stamattina abbiamo lavorato in particolare sulla valutazione di alcuni aggiornamenti aerodinamici sull’ala anteriore mentre il pomeriggio era dedicato principalmente alla comparazione fra i due tipi di gomme portati qui dalla Pirelli, utilizzando diversi carichi di benzina. Purtroppo, la seconda sessione si è svolta in condizioni climatiche molto variabili, con la pioggia che ha fatto la sua comparsa, rendendo ancora più difficile da interpretare la situazione. Nei primi novanta minuti è sembrato che le gomme avessero un degrado meno accentuato rispetto a quanto si era visto nei quindici giorni di test in Spagna. Per quanto riguarda il pomeriggio, credo che sia necessario analizzare con molta attenzione i dati, in particolare per quanto riguarda le serie di giri più lunghe.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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