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GS Trophy

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Nove team provenienti da altrettante nazioni si sfideranno in Sudafrica, i membri della squadra italiana sono stati appena selezionati presso la BMW GS Academy. Dopo l’edizione del 2008, BMW Motorrad rilancia la sfida del GS Trophy. Una iniziativa rivolta agli amanti dell’avventura, appassionati di fuoristrada che vogliono misurarsi con un sogno: l’Africa. Durante la scorsa edizione, cinque team si sono sfidati in Tunisia, tra le dune e le oasi del deserto. La competizione è stata vinta dagli Stati Uniti. Quest’anno le squadre saranno 9 e gareggeranno nel più profondo Sud del continente africano. Sudafrica, Swaziland e Mozambico sono i paesi che faranno da scenario alla competizione internazionale, tra paesaggi mozzafiato e prove insidiose e impegnative.
Gli Stati Uniti,  vincitori del primo GS Trophy, avranno come sfidanti altri 8 team, provenienti da altrettanti paesi:  Spagna, Giappone, Scandinavia, Germania, Regno Unito, Sud Africa, Canada e Italia. Nel 2008 il Team italiano era arrivato quarto, ma quest’anno mira al podio.
Lo scorso week end presso la scuola off road BMW Motorrad GS Academy di Castelfalfi, in provincia di Firenze, sono stati scelti i rappresentanti del Team italiano. Sabato scorso i 40 aspiranti partecipanti al GS Trophy, selezionati durante i vari appuntamenti della GS Academy, hanno sostenuto con Beppe Gualini, direttore tecnico della GS Academy e Dakariano doc,  i test finali. Solo 3 tra loro si cimenteranno nell’impresa avventurosa in Sudafrica.

La selezione è avvenuta in base ai risultati ottenuti in varie prove :
•  Prova di guida, i piloti si sono cimentati su due tipi di percorsi :
– il fettucciato di 2,5 km da percorrere a velocità sempre crescente;
– il percorso tecnico: un anello composto da salite, discese, curve in contropendenza per valutare le capacità tecniche.

•   Prova di meccanica: è importante avere dimestichezza con le parti meccaniche della motocicletta. Ecco perché gli sfidanti si sono cimentati con smontaggio e rimontaggio di ruota anteriore e posteriore, cambio pneumatico e sostituzione delle leve.

•  Prova fisica: 5,5 km di corsa campestre a piedi con test di orientamento, il tutto con 600 m di dislivello che ha reso la corsa sicuramente più faticosa.

• Test di lingua inglese: un colloquio svolto in lingua inglese ha permesso di valutare la loro conoscenza della lingua straniera.

La prova finale ha visto i piloti impegnati in una prova studiata per verificare le dinamiche all’interno di piccoli gruppi: in 4 hanno spostato “a spinta”  una moto su un percorso off-road articolato con salite e discese. Il test ha permesso di valutare la capacità di lavorare in squadra, la resistenza sotto stress fisico e le doti di leadership.
L’Italia è ben rappresentata dai tre partecipanti alla competizione africana, provenienti da aree diverse tra loro, così da coinvolgere virtualmente il Nord, il Sud e il Centro del nostro Paese:
1. Daniele Fontani di Anghiari (AR)
2. Marco De Muri di Thiene (VI)
3. Gaetano De Filippo di San Marco Evangelista (CE)

La partenza è fissata per il 13 novembre, data in cui tutte le squadre si ritroveranno in Sudafrica e da lì comincerà la competizione, ospitata da un terreno tanto affascinante quanto insidioso. Si tornerà a casa il 21 novembre, e allora potremo conoscere il verdetto finale.

Buona Avventura.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

Kymco Eicma 2010

Range Rover 2011