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MotoGP 2010 – Spies soddisfatto della sua prestazione a Laguna Seca

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Il pilota del team Monster Yamaha Tech 3 ha ammesso di aver aspirato al podio di Laguna Seca, ma di essere comunque felice della sesta piazza finale. Insieme a Nicky Hayden, Ben Spies è stato sicuramente uno dei protagonisti casalinghi del Red Bull U.S. Grand Prix, nel quale l’americano del team Monster Yamaha Tech3 ha fatto di tutto per giocarsi il podio, salvo poi chiudere in sesta posizione alle spalle proprio del connazionale del team Ducati.
Qualche errore di linea, e la sfida con due pesi massimi di questo tracciato come Rossi e Hayden, hanno “compromesso” la gara del forte texano, che ha dichiarato:
“Ho fatto una gran partenza ed ero terzo ma nei primi due giri non riuscivo semplicemente ad essere veloce. Il gruppo davanti a me ha trovato subito un po’ di distanza, anche se una volta trovato il ritmo sono riuscito a piazzarmi facilmente alle spalle di Nicky e Valentino”.
“Ho superato Nicky e ho iniziato una bella sfida con Valentino. Stavo per attaccarlo quando ho avuto un problema in entrata di curva nel 25º giro. Ho provato a recuperare perché volevo il podio davanti al mio pubblico e non riuscirci è stato abbastanza deludente”.
Ad ogni modo soddisfatto di un’altra buona prestazione, Spies ha concluso: “Me ne vado sapendo che avrei potuto essere sul podio. Non posso chiedere molto di più perché sono nella top6 senza una moto ufficiale, quindi non sono così triste”.

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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