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Nuova vita per il Team Althea

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DucatiAltheaForse Cambio marca” così Genesio Bevilacqua mi disse ad una gara prima della fine Campionato 2009. Io lo presi come uno sfogo di un grande appassionato di corse a cui piace vincere, deluso dagli scarsi risultati della propria squadra sia in Supersport che in Superbike con le Honda CBR.
Poi… mentre parlavo fuori dai box di Monza con alcuni componenti della squadra Honda Althea, più che altro degli amici che incontro spesso anche fuori dalle gare, arriva Davide Tardozzi e parla con Massimo Tulli chiedendogli alcune informazioni e chiedendo di Bevilacqua.
Lì ho capito che il passo si sarebbe fatto! E che si sarebbe fatto alla maniera di Genesio. Alla grande! Il passaggio alla Ducati era ormai deciso e tracciato e Bevilacqua lo voleva compiere senza compromessi. “O faccio una cosa alla grande oppure non la faccio. Ho chiesto a Ducati di avere il massimo a disposizione e voglio Carlos Checa. La Ducati mi ha assicurato piena disponibilità“.  Così Bevilacqua ha detto e così ha fatto…. Il resto è storia ormai conosciuta, anche l’acquisto di Byrne, per il quale sarà l’anno della consacrazione.
La squadra privata più potente del Circus, da fare invidia a Ten Kate (che comunque rimane un Team ufficiale camuffato da privato), una coppia di piloti invidiabili, il meglio dello storico gruppo di tecnici che hanno fatto così bene negli anni sia con Yamaha che con Honda, una coppia di ingegneri Ducati, un budget importante e… tanta passione. Questo è il Team Althea che quest’anno cercherà di stupire il Mondo, affiancato da una Casa che ha capito l’importanza del progetto del Team manager di Civita Castellana.
Correre con una Ducati si sta rivelando molto più facile che con le altre marche. La moto è di per sè già molto buona come base per correre e ti permette di fare degli ottimi piazzamenti, certo è che le due 1198 di Althea sono dotate di Ride by Wire ed elettronica ufficiale, nonchè del meglio disponibile al momento. La politica di Borgo Panigale è sicuramente quella giusta ed alla fine il risultato è che nelle prove 6 Ducati sono nelle prime undici posizioni, nonostante Honda, Suzuki, Kawasaki, Aprilia e BMW dispongano di altre 10 moto ufficiali.
Certo…. queste sono solo prove private… la Aprilia e le due Honda Ten Kate (soprattutto Rea), oltre alla Yamaha Campione del Mondo, torneranno ai posti che le competono già dalle gare di questo week end, ma…… forse Guandalini e Borciani hanno fatto bene a non concludere con Aprilia ed organizzarsi al volo riacquistando tutto il materiale Ducati per fa correre Smrz, altro pilota da Top Ten.
Ciò che balza di più agli occhi è che una squadra come quella Althea che lo scorso anno correva con Honda e lottava per entrare in Superpole, disputando quasi sempre solo la prima sessione, ora possa combattere per il podio. Aggiungiamo che dispone di due super piloti, di due ingegneri della Casa, ma i motori li prepara sempre Massimo Tulli, ai box ci sono sempre i fratelli Coppola di Colleferro con gli immancabili Alberto e Sandro. La passione fa il resto…. ma forse Honda doveva dare una possibilità in più a Bevilacqua che voleva allestire una super squadra. Ora sappiamo che le qualità c’erano tutte. Non avevamo dubbi, ma la verifica ci vuole sempre. Soprattutto per gli scettici.

di Fabrizio Marcucci

Marco Lasala

Scritto da Marco Lasala

Credo di esser nato per comunicare la mia passione per i motori: i miei primi passi li ho mossi.. su di un kart!!! Mi sono laureato in Economia e Commercio (indirizzo Marketing), ma ho iniziato a fare il giornalista da quando avevo poco più di 20 anni, scrivendo per quotidiani nazionali e riviste estere. Oggi collaboro con diverse testate specializzate nell’universo automotive, provo auto e moto, descrivo le mie sensazioni di guida, cerco di emozionare i lettori. Sono un competitivo, amo salire sul gradino più alto del podio, sono convinto che il pericolo più grande sia frenare, piuttosto che affrontare una curva a gas aperto! Il mondo dei motori è in continua evoluzione, l’elettrificato macina chilometri, ma… nella mia mente la melodia di un V12 a 8.000 giri non svanirà mai!

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